Dagli anni ’90 ad oggi: esami di stato a confronto
Il termine “maturità” assume connotazioni diverse a seconda dell’epoca di riferimento. Negli anni novanta, tale parola alludeva principalmente alla fine delle scuole superiori e all’ingresso nel mondo degli adulti, mentre oggi quel concetto sembra essersi fatto più “complesso”.
Ma cosa è cambiato davvero? E quali sono le differenze tra la maturità di ieri e quella di oggi?

La maturità negli anni Novanta: l’idea di una tappa ben definita
Negli anni Novanta, la maturità era spesso associata ad un traguardo piuttosto specifico: Il diploma di scuola superiore segnava il passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Uno stacco netto. A 18 anni, i ragazzi si ritrovavano a prendere decisioni importanti, tra cui la scelta del proprio percorso universitario o lavorativo.
La concezione del “diventare grandi” era legata a una certa responsabilità, indipendenza, e a un modello sociale più intransigente, fondato su dei “paletti” riconosciuti: famiglia, uno stipendio stabile, matrimonio. Senza contare il fatto che la tecnologia era da poco entrata a far parte della vita quotidiana delle persone; il paragone con il mondo esterno avveniva principalmente attraverso libri, televisione e interazioni faccia a faccia.
Maturità oggi: Un percorso più sfumato
Nel 2025, quello della maturità sembra essere un percorso più vasto, sfumato e meno uniforme rispetto a qualche decennio addietro. L’ingresso nell’età adulta adesso oscilla intorno ai 25-30 anni, influenzato da fattori economici, culturali e sociali. Molti giovani (ed è una tendenza crescente) decidono di prolungare gli studi, cambiano frequentemente lavoro, o rimandano le classiche scelte come il matrimonio e la convivenza.
I mass media hanno rivoluzionato la nostra percezione di noi stessi e del mondo in cui viviamo. Oggi, la maturità non è più solo una questione di “azioni necessarie da compiere in un dato momento della propria vita”, ma è anche correlata a una consapevolezza emotiva e sociale più profonda, che si sviluppa attraverso esperienze virtuali, e una maggiore attenzione alla salute mentale.
L’educazione emotiva, un concetto quasi sconosciuto negli anni Novanta, è ora uno dei temi principali nel dibattito sullo sviluppo personale. L’idea di maturità si è evoluta da “essere autonomi” a “conoscere se stessi e prendersi cura di sé e degli altri”.

Sfide e opportunità
Se negli anni ’90 la principale sfida era trovare un posto fisso nella società, oggi i giovani si trovano ad affrontare un mondo più complesso e incerto, ma anche pieno di opportunità. Il precariato lavorativo, l’instabilità economica e la globalizzazione richiedono nuovi modi di essere adulti. Allo stesso tempo, l’internet offre dei mezzi senza eguali per imparare, comunicare e crescere. La maturità di oggi, quindi, comprende anche la capacità di orientarsi in queste multi sfaccettature senza perdere il proprio equilibrio.