Alessio Cragno: Dalla nazionale alla retrocessione in serie C
Alessio Cragno era considerato uno dei portieri più promettenti del panorama calcistico italiano e non. Purtroppo la sua carriera non ha soddisfatto le grandi aspettative creatasi intorno a lui.
“L’Uomo Cragno”

Alessio Cragno nasce a Fiesole il 28 giugno 1994. Inizia la sua carriera calcistica a 9 anni nelle giovanili della Polisportiva Sieci e all’età di 12 anni continua il suo percorso giovanile con la San Michele Cattolica Virtus.
Nel 2009 passa al Brescia e 3 anni più tardi debutta, a soli 18 anni, in Serie B. Nella stagione 2013-2014 diventa il portiere titolare delle rondinelle e disputa un’ottimo campionato, tanto da attirare su di sé le attenzioni del Cagliari, che lo acquista.
Con i sardi debutta in Serie A il 21 settembre 2014, in occasione della sfida in trasferta contro la Roma. Cragno gioca con continuità fino a gennaio: l’arrivo del portiere serbo Brkic durante il calciomercato invernale tarpa le ali del portiere italiano, il quale passa il resto della stagione seduto in panchina. A fine annata, il Cagliari retrocede.
Cragno rimane in Sardegna anche in Serie B, ma nel ruolo di secondo portiere alle spalle dell’esperto Storari. Così, a gennaio 2016, viene mandato in prestito al Lanciano, con il quale scende in campo ben 20 volte ma senza evitare la retrocessione al play out degli abruzzesi.
Dopodiché viene ceduto in prestito al neopromosso Benevento, dove mostra tutte le sue qualità: subisce appena 32 reti in 38 partite e contribuisce in maniera cruciale alla 1^ storica promozione in Serie A del Benevento. Proprio in terra campana i tifosi inizieranno a soprannominare il classe ’94 “L’Uomo Cragno“.
Dopo la storica annata a Benevento, Cragno fa ritorno a Cagliari e stavolta per fare il titolare. Nella stagione 2018-2019 vince il premio Apport come Miglior portiere della Serie A e viene inserito dal sito WhoScored nella top11 europea della stagione, risultando il miglior estremo difensore del continente per media voto, oltre ad esser risultato il portiere con il maggior numero di parate effettuate nel campionato italiano.
Nelle annate successive, Cragno continua a brillare con la maglia del Cagliari, tanto da ricevere la chiamata del CT della nazionale Roberto Mancini. Con la nazionale disputa 2 partite, ossia due amichevoli contro Moldavia e San Marino, e riceve la medaglia d’argento nella Finalissima 2022.
Il declino e la balbuzie
Proprio nel 2022, Cragno è vittima di un brutto episodio: durante la partita tra Empoli e Cagliari, l’attaccante dei toscani Cutrone insulta il portiere dei sardi a causa della balbuzie, un disturbo del linguaggio del quale egli soffre. Cragno ha successivamente scritto una lettera in cui parla di questa problematica, affermando di come essa gli avesse creato dei disagi in giovane età, ma che col passare del tempo abbia capito che non c’è nulla di cui vergognarsi.
Dopo ben 5 stagioni al Cagliari, Cragno si trasferisce al neopromosso Monza di Berlusconi e Galliani. Tuttavia fa registrare solo 4 presenze tra Serie A e coppa. Così l’anno seguente viene mandato in prestito al Sassuolo, ma anche in questo caso non viene chiamato quasi mai in causa (appena 5 presenze in stagione).
A luglio 2024 torna a Monza, ma il 3 febbraio 2025 viene ceduto a titolo definitivo alla Sampdoria in Serie B. Con i blucerchiati torna a giocare con continuità, ma non riesce ad evitare la retrocessione, almeno sul campo, dei liguri in Serie C.
Insomma, una scelta sbagliata, ossia quella di approdare al Monza, ha decisamente stravolto la carriera di Alessio Cragno, il quale tutt’oggi non è riuscito pienamente a risollevarsi e a tornare l’Uomo Cragno di un tempo.
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