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Giovani e politica nel 2025: tra disillusione e voglia di cambiamento

In un mondo in cui la tecnologia, il cambiamento climatico e le trasformazioni sociali stanno rivoluzionando le nostre vite, il rapporto tra giovani e politica nel 2025 è tutt’altro che semplice. Da un lato, siamo davanti a un crescente senso di sfiducia verso le istituzioni tradizionali; dall’altro, sta emergendo una nuova ondata di impegno politico, meno legato ai partiti e più incentrato su cause concrete e azioni collettive.

La mancanza di fiducia verso le istituzioni

Da un recente sondaggio svolto dall’Istituto Nazionale di Ricerca Sociale è emerso che il 62% dei giovani italiani tra i 18 e i 30 anni si sente “deluso” o “indifferente” verso la politica istituzionale. Ma quali sono le motivazioni? Promesse non realizzate, ripetuti scandali e una percezione comune su come le esigenze delle nuove generazioni vengano costantemente ignorate.

L’impegno si sposta altrove

Nonostante la sfiducia nei confronti dei partiti tradizionali, molti giovani continuano a far sentire la loro voce. Il loro attivismo si manifesta in modi diversi: manifestazioni per il clima, campagne sui social media, petizioni online e partecipazione a movimenti locali.

La politica diventa sempre più fluida, decentralizzata e, spesso, digitale. Movimenti come Fridays for Future e associazioni per i diritti civili continuano a raccogliere l’energia dei giovani. Il digitale gioca un ruolo fondamentale: TikTok, Instagram e Telegram sono diventati strumenti chiave per la mobilitazione e l’informazione politica, con influencer e attivisti che condividono contenuti su temi come il cambiamento climatico, la giustizia sociale e i diritti digitali.

Una nuova idea di politica

È un errore pensare che tutti i giovani siano indifferenti al mondo politico. La loro richiesta è chiara: vogliono più trasparenza, una rappresentanza autentica e un ascolto attivo. Esistono già alcuni segnali positivi in questa direzione, come le “assemblee cittadine” giovanili che stanno prendendo piede in diverse città europee, o le piattaforme civiche digitali che permettono ai cittadini di condividere idee e proposte direttamente.

Costruttori del domani

Il futuro della politica, dipende, quindi soprattutto da loro. Se le istituzioni sapranno riconoscere questo fermento e aprirsi a nuove forme di partecipazione, il legame con i giovani potrà essere ricostruito. In caso contrario, si corre il rischio di un aumento del divario tra i cittadini e il potere.

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