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Spagna – Tutto vero: dopo 140 anni terminano i lavori alla Sagrada Familia

Sagrada Familia: Torri degli Apostoli pronte per l’inaugurazione(12 novembre). Apertura totale prevista per il 2026👇

Sagrada
📸touringclub – Vista della basilica Sagrada Familia dal parco sottostante, in foto la costruzione delle torri centrali – voceliberaweb

Sorpresa. Uno dei luoghi più iconici di Barcellona e di tutta la Spagna, la Sagrada Familia attira col suo fascino quasi quattro milioni e mezzo di visitatori ogni anno, numeri che la rendono la seconda chiesa di culto cattolico più visitata in Europa, dietro soltanto alla Basilica di San Pietro, vale a dire l’epicentro del cattolicesimo. Chissà se parte del suo enorme fascino planetario non dipenda anche dall’essere considerata un capolavoro eternamente incompiuto. L’opera dell’architetto Antoni Gaudì non è infatti ancora stata completata, ad oltre 140 anni dall’inizio della costruzione. Varie le vicissitudini che nel corso del tempo ne hanno rallentato la realizzazione, dalla tragica scomparsa dello stesso Gaudì, lo scoppio della guerra civile spagnola e i problemi finanziari, fino alla recente pandemia da Covid-19, eppure la data di fine dei lavori sembrerebbe essere molto vicina. Sorprenderà i più scoprire che 5 delle 6 torri centrali della Sagrada Familia, le “Torri degli Apostoli” , sono state da poco ultimate e la consegna definitiva della chiesa, stando alle parole dei responsabili del progetto, è prevista per il 2026, proprio quando ricorrerà il centenario della morte di Gaudì. Il prossimo 14 novembre verrà celebrata una messa di inaugurazione delle quattro torri, di cui sarà avviata l’illuminazione fino al periodo natalizio. Per l’apertura al 100% bisognerà invece attendere altri due anni.

Storia. Il racconto non può che partire da un uomo la cui storia è profondamente intrecciata a quella della basilica: si parla naturalmente di Antoni Gaudì. Il celebre architetto catalano assunse la direzione dei lavori nel 1883, subentrando a un altro grande architetto ovvero Francisco de Paula Del Villar che era stato incaricato della progettazione di una chiesa in pieno stile gotico. Il suo arrivo impresse una notevole svolta artistica al percorso di edificazione, contaminato da influenze neogotiche, barocche e art nouveau. L’intento di Gaudì era quello di fare della Sagrada Familia un tempio della cristianità moderna, caricandola di motivi simbolici tratti dalla tradizione cristiana e a questo si dedicò anima e corpo negli ultimi vent’anni della sua vita, facendo in tempo a vedere completato unicamente il campanile della facciata della natività. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1926, sono stati diversi gli architetti che ne hanno raccolto l’eredità, a partire da Domenec Sugranes, allievo prediletto di Gaudì, passando per Isidre Puig Boada, Lluís Bonet i Garí, Francesc de Paula Cardoner Blanch, Jordi Bonet Armengol ed infine Jordi Faulí Oller(dal 2012). Varie e sfortunate contingenze storiche hanno altresì determinato dei rallentamenti nella costruzione della basilica, una su tutte l’incendio che nel 1936 distrusse buona parte della cripta, mandando in fumo le carte su cui erano riportati i progetti originali di Gaudì. Ricostruire integralmente quelle informazioni fu impossibile, pertanto non potremo mai ammirare la chiesa per come il suo ideatore l’aveva davvero concepita. Più di recente, ci ha pensato il diffondersi della pandemia da Covid-19 a stoppare i lavori quando questi sembravano spediti verso la conclusione. Stavolta però la deadline è fissata con certezza e, salvo cataclismi, il 2026 sarà l’anno in cui finalmente il pubblico di tutto il mondo potrà godere della visione della basilica in tutta la sua magnificenza, dopo un’attesa durata quasi un secolo e mezzo.

📷Tierra
📷OGHA

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