Il Convitto Cutelli sul podio della XX edizione del concorso Ilaria e Lucia: un secondo premio e due menzioni.

Quasi ventiquattro anni fa, un incendio nell’hotel “Du Palais” cambiò per sempre la vita di due famiglie: in esso persero la vita due giovani studentesse dell’Università di Catania in viaggio Erasmus a Parigi. Era il 2001 e il tragico evento scosse la comunità catanese, straziata per questa prematura scomparsa.
Ancora oggi, in ricordo della loro generosità, del loro altruismo, della loro sensibilità artistico – culturale, ogni anno viene indetto il Premio artistico – letterario “Ilaria e Lucia”, organizzato dalla Fondazione Ilaria Favara e Lucia Messina e dalla C.S. “Diaz – Manzoni.
In questa XX edizione, il cui tema era “La speranza cambia il cuore e genera bellezza” e la cui cerimonia di premiazione si è tenuta presso l’Auditorium “De Carlo” del Monastero dei Benedettini martedì 10 giugno, i nostri alunni del Liceo Classico Europeo del Convitto Nazionale “Mario Cutelli” sono stati fra i protagonisti
ottenendo un secondo posto e due menzioni.
Gli alunni hanno preso parte al concorso coinvolti e condotti dalla prof.ssa Giusy Gattuso, nell’ambito del suo progetto “La scuola come volano artistico- letterario”, palestra di talenti sempre in evoluzione. Si è aggiudicata il secondo premio (100 euro), nella sezione “Racconto”, Elena Vittorio di IVA con il testo “Komorebi”. Il titolo, in giapponese, indica, con una sola parola, un concetto complesso, filosofico e fisico ovvero la luce che filtra tra le foglie degli alberi, un effetto di breve tempo e che cambia rapidamente.
Esprime uno stato d’animo, una sensazione sfuggente, come i raggi di sole che filtrano tra le foglie degli alberi di un bosco. Un’atmosfera magica e malinconica allo stesso tempo, che simboleggia la transitorietá, il cambiamento costante ed inesorabile di tutte le cose. Nel racconto Elena racconta il viaggio di una giovane ragazza in un ospedale pediatrico in cui incontra cinque bambini in cinque stanze diverse, con problemi
differenti e a cui viene associato un fiore che lo rappresenta. La protagonista entra in profonda empatia con loro e si rende conto di quanto anche gli innocenti vengano colpiti nella loro fragilità in maniera crudele e come ogni essere umano affronti il dolore a suo modo.
Le menzioni sono state attribuite a Sofia Pennisi di IIIC con il testo “Cara nonna” e a Tiziano Di Marco di IVD con la poesia ”L’alchimia degli ultimi sogni”. Sofia scrive un’accorata lettera alla nonna scomparsa, ricordandola con dolcezza e rammentando i momenti trascorsi insieme, la sua grande capacità di ascolto e
sottolineando quanto sente la sua mancanza. Eppure, la speranza che le aveva instillato nell’affrontare la vita, nell’accettare gli eventi e la certezza che la rivedrà un giorno la rendono serena e forte.
Infine, la poesia di Tiziano che evidenzia le contraddizioni del nostro tempo: contrappone ad es. le catene alle radici, entrambe presenti nel mondo di oggi. Viviamo in un mondo ricco, con uno sviluppo tecnologico senza paragoni in cui però sono ancora presenti larghe fasce di povertà. Siamo responsabili ma anche vittime di questa condizione. La speranza, allora, è un motore propulsivo ma a volte può essere
anche una scusa per non agire, “statua di fiato e sale”, “moto che trasforma il
tramonto in aurora”.
È stato un pomeriggio interessante e, a tratti, commovente, in cui la distribuzione dei
premi è stata intervallata da alcuni momenti musicali e dal ricordo delle due
giovanissime universitarie. Due vite spezzate che, dopo oltre venti anni, invogliano ancora alla riflessione e alla creatività le giovani generazioni, lasciando dietro di sé
una scia di sorrisi, inventiva e soprattutto, appunto, di speranza.