I libri: finestre sull’anima e sul mondo
Leggere, sin dall’antichità, ha rappresentato uno stimolo ad arricchire la propria cultura. La lettura, in passato, era propria solo degli ambienti aristocratici, ma da tempo ormai è sempre più diffusa e aperta a tutte le classi sociali. Nonostante ciò, secondo le ultime statistiche europee, gli italiani sono poco dediti a questa godibile attività e ciò naturalmente porta a rilevare una generale povertà linguistica ed espressiva.
Porsi dinanzi ad un testo, talvolta, può presentare diverse sfaccettature che frequentemente portano il lettore medio a provare un generale senso di fatica per cui, se ancora non è maturata un’effettiva passione per la lettura, il fruitore medio si chiede se vale effettivamente la pena di impiegare il proprio tempo per dedicarsi ad un’attività che spesso comporta sacrificio.
Ma, se come diceva sempre Aristotele, “la cultura è un ornamento nella buona sorte e un rifugio nell’avversa” essa comporta davvero un arricchimento generale dello spirito e rappresenta, anche se dopo tanto impegno, senza dubbio una risorsa inestimabile che permette all’uomo di migliorare sé stesso e coloro che lo circondano. Così l’esercizio del leggere riesce a nobilitare l’anima del lettore rendendolo più sensibile e aperto nei confronti di ciò che gli sta intorno.
Se consideriamo, ad es. La Metamorfosi di Kafka, in cui protagonista si ritrova, dall’oggi al domani, trasformato in un orrendo scarafaggio che vivrà nella vergogna, definito “una calamità” dalla sua stessa famiglia, avvolto dalla solitudine e circondato da una disumana indifferenza, cogliamo come in questo testo viene sottolineata l’importanza attribuita all’apparenza nel mondo odierno e il senso dell’assurdo che riempie ogni cosa.
Le riflessioni che scaturiscono da tale approccio portano il lettore ad amare consapevolezze sulla vita e sulla società e, seppur dolorose e crudeli, lo arricchiscono sia sul piano umano sia su quello sociale. Sì, leggere comporta lavoro, cura e sacrificio ma ci trasforma, passo dopo passo, in persone sempre nuove, più acute e mature, con una coscienza di sé e del mondo sempre più profonda