Cultura

# Fotografia – l’arte che cattura l’attimo

Il 10 Agosto 1839 nasce il primo apparecchio fotografico, e da qui lo sviluppo della fotografia è tutta una salita.

Chi non è un professionista utilizza la foto come ricordo di qualcosa che deve rimanere memorabile.

Per alcuni però solo il ricordo non basta, serve qualcosa di più.

La fotografia non è solo un’immagine e la parola “arte” infatti non viene utilizzata a caso, chi si appassiona diventa un artista a 360°.

Una semplice immagine statica richiede molto impegno e precisione, come la giusta luce, l’inclinazione dell’obiettivo, il primo piano e lo sfondo, che possono sembrare scontate ma non è così.

Un fotografo non è solo colui che si mette dietro l’obiettivo a scattare, bensì è colui che invece nel tentativo di far risplendere i dettagli di quel soggetto, esprime tutto ciò che prova nel momento dello scatto, e possiamo anche renderci conto di quanti istanti, di quanti piccoli e brevi attimi sia in realtà la vita.

Come disse Cartier-Bresson “la macchina fotografica è un libro di schizzi, uno strumento di intuizione e spontaneità”. Attraverso questa uniamo il nostro cuore agli occhi, infatti non è sempre la realtà ad essere raffigurata, ma quello che noi vediamo in essa.

Una foto rende qualcosa di astratto, concreto. È come se potessimo tenere in mano un ricordo, stamparlo e tenerlo sempre con noi. In un futuro magari riprenderemo quel pezzetto di carta, ormai un po’ stropicciato e impolverato, e ritorneranno in noi tutti i bei momenti passati.

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