Cultura

# Astronomia – lo studio del mondo infinito

Da sempre il cielo è stato qualcosa da ammirare. Ma solo dopo molto tempo le persone hanno deciso di interessarsi a questo “strato celeste”, un tempo definito così, che vediamo tutti i giorni ma di cui sappiamo veramente poco.

Il cielo è un mondo infinito, che lascia stupore in chi ne approfondisce l’esistenza. È qualcosa di sublime, talmente grande e affascinante da diventare quasi spaventoso per la mente umana, poiché l’universo contiene cose che quest’ultima non è nemmeno capace di immaginare.

Come si può conoscere l’infinito? Non si può, e questo ci rende ancora più piccoli di quanto non lo fossimo già rispetto solo alla Terra o al Sole o alla Luna. Questo causa in noi un senso di claustrofobia.

Ma nonostante tutto, non riusciremmo neanche ad immaginare una vita senza questo mondo a noi sconosciuto. Ci attira con la sua eleganza, e noi stiamo fermi a contemplarlo con gli occhi rivolti verso l’alto, trovando sempre qualcosa di nuovo che cattura la nostra attenzione.

Ad ogni orario cambia, si riempie di nuove caratteristiche, nuove forme e nuovi colori. La delicatezza dell’alba, l’intensità del tramonto, la profondità della notte, è un continuò cambiamento, un continuo stravolgersi del cielo.

L’essere umano, fin dall’antichità, ha sempre provato un forte senso di paura nei confronti dell’ignoto. Questa però tende ad aumentare col tempo.

È così anche con il cielo? La paura spinge l’uomo a porsi del limiti nella conoscenza di questo?

Ebbene si presuppone di sì. Ogni cosa ha i suoi pregi e i suoi difetti, così è l’universo. Il cielo non è solo pianeti e stelle, ma ci sono altre infinità di cose, di cui non conosciamo i pericoli. Alcuni sono stati scoperti e studiati, come le meteore e/o i buchi neri. Di altri non sappiamo nulla.

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