Decisione drastica in Sicilia nella sanità
Scatta l’obbligo di assumere medici non obiettori negli ospedali
(Il Fatto Quotidiano)
La Sicilia detiene un record non positivo per i diritti delle donne: è la regione italiana con il più alto numero di medici obiettori , l’85% dei ginecologi non effettua l’aborto così come il 50% delle strutture ospedaliere. Nella provincia di Trapani un solo medico pratica l’interruzione volontaria di gravidanza. Questa tendenza viola chiaramente la legge n. 194 del 1978 , dove si afferma che l’aborto deve essere garantito dalla presenza di figure professionali sufficienti per l’esercizio di questo diritto, il quale deve essere assicurato e tutelato dalle istituzioni. Per questa ragione l’Assemblea regionale siciliana è intervenuta approvando, con voto segreto(27 voti favorevoli e 21 contrari) una norma che introduce l’obbligo di assumere medici non obiettori nelle strutture ospedaliere pubbliche. Il testo prevede procedure concorsuali dedicate esclusivamente a medici non obiettori e l’ obbligo per le aziende sanitarie di provvedere alla loro sostituzione nel caso in cui cambiassero idea per garantire la continuità del servizio. Una legge rivoluzionaria presentata dal deputato regionale del Pd Dario Safina nel 2023, il quale ha definito questa svolta come “ una battaglia di civiltà , per un sistema sanitario più equo , efficiente e rispettoso dei diritti di tutte”.