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Liberi di scegliere diventa legge in Sicilia

Il protocollo “Liberi di scegliere” diventa legge in Sicilia. Il progetto del Dott. Roberto Di Bella è stato approvato come legge regionale, divenendo la nuova pietra miliare di una lotta alla mafia che parte dal futuro dei più giovani.

“Liberi di scegliere” nuovo modello per combattere la criminalità

A due anni dall’arrivo della proposta in aula si giunge all’approvazione. Ora la Sicilia ha un nuovo strumento legislativo adeguato non solo a contrastare la criminalità organizzata ma utile anche per restituire un futuro ai più giovani. Il merito è in primis dell’attuale Presidente del Tribunale dei Minorenni di Catania, il Dott. Roberto Di Bella, il quale attraverso il protocollo “Liberi di scegliere” è riuscito a proporre un nuovo modello di contrasto alla lotta alla mafia che aveva già portato i propri frutti nel contesti di ‘Ndrangheta in Calabria.

Il il presidente della commissione Antimafia all’Ars, Antonello Cracolici, ha così commentato l’approvazione da parte dell’Assemblea regionale siciliana: “Finalmente è stata approvata la legge ‘Liberi di scegliere’ per reinserire mamme e minori lontano dai contesti mafiosi di provenienza. E’ il segnale concreto che nessuno ha un destino segnato per sempre e che dalla mafia si può uscire e ci si può affrancare”.

Il presidente della commissione Antimafia all’Ars, Antonello Cracolici

Il valore della conversione in legge

Con la conversione in legge del protocollo “Liberi di scegliere” si ha l’occasione di colpire il fenomeno mafioso alla sua stessa radice, abbandonando la strada di un contrasto alla sua espansione. Cambia la prospettiva di questa lotta che vede sul piatto della bilancia non solo la legalità ma la vita di tanti giovani e delle loro madri, di intere realtà che hanno visto i propri giovani plasmati dalla criminalità lì dove lo Stato magari non è riuscito ad arrivare. Un’occasione per ridisegnare le prospettive di vita di tanti ragazzi e di interi territori. In questa prospettiva ci si augura una successiva conversione del progetto in una legge nazionale, con l’intento di consegnare a tutto il Paese gli strumenti utili a riaffermare la legalità. Necessaria in tal senso dovrà essere la stessa unità politica che la regione siciliana ha dimostrato proprio in questa occasione.

Il Presidente del Tribunale per i Minorenni di Catania, Dott. Roberto Di Bella

L’assessore Turano: “Con Liberi di scegliere c’è una concreta alternativa di vita”.

L’assessore all’Istruzione e alla formazione professionale della Regione Sicilia, Mimmo Turano, ha così espresso la propria soddisfazione per l’approvazione della legge: “Con l’approvazione della legge “Liberi di scegliere” diamo una concreta alternativa di vita e prospettiva di riscatto ai minori provenienti da famiglie inserite in contesti di criminalità organizzata o vittime della violenza mafiosa e ai familiari che si dissociano dalle logiche criminali. La legge approvata oggi dal Parlamento siciliano si pone l’obiettivo di contrastare la povertà educativa, la dispersione scolastica, la devianza minorile, coinvolgendo scuole e centri di aggregazione e promuovendo la cultura della legalità. E di questo vado particolarmente fiero, perché la lotta alla mafia comincia dai banchi di scuola”.

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