CulturaGenerale

Com’è nata la festa di San Valentino?

L’origine della festa di San Valentino risale all’epoca romana 496 d.C. quando l’allora papa Gelasio I° pose fine alla Lupercalia e alle festività allegate dell’epoca che si festeggiavano tra il 13-15 febbraio.

Cos’era la Lupercalia?

La Lupercalia era una festa dedicata al dio Fauno, nella sua accezione di Luperco, protettore del bestiame di ovini e caprini da parte dei lupi;
Delle ipotesi suggeriscono che fosse una festa che oltre a dimostrare rispetto e fede al dio protettore, servisse per ricordare la leggenda del miracoloso allattamento dei due gemelli Romolo e Remo da parte della Lupa.

La festa veniva festeggiata il 15 febbraio da devoti a Luperco e giovani sacerdoti, dove quest’ultimi si spargevano grasso sulla pelle, fango in faccia e si vestivano con pelle di capra. La festa consisteva nel prendere a frustate delle devote matrone che si offrivano volontarie, da dei giovani uomini completamente nudi o con una impercettibile gonna di pelle.

Già veniva considerata come una festa deplorevole già dai tempi dell’impero.


La nascita di San Valentino

Il papa “battezza” la festa di San Valentino facendola celebrare ogni 14 febbraio, esattamente un giorno prima rispetto alla già abolita Lupercolia.

Ma da dove deriva il nome “San Valentino”?
La leggenda narra che Valentino da Terni (176 – 273  d.C.) convertito al Cristianesimo abbia provato a convertire i pagani a cristiani, provando addirittura a convertire l’imperatore stesso, che però anziché giustiziarlo lo affidò ad una famiglia nobile. Durante la sua vita si racconta che abbia fatto rinnamorare coppie che stavano litigando davanti a lui, aver aiutato finanziariamente delle coppie a sposarsi senza chiedere nulla in cambio e che abbia convinto i genitori di Serapia a poter sposare Sabino, per questo viene considerato il protettore dei matrimoni.


Immagini presa dalle fonti: https://www.interris.it/anti-oroscopo/amore-bellezza-anima/ e https://primamonza.it/cronaca/san-valentino-frasi-e-immagini

Loading

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *