Spazio

Voyager: le sonde che ci hanno fatto riscoprire il sistema solare

Due gemelle Voyager, che hanno contribuito enormemente all’esplorazione del nostro sistema solare…
Scattando le prime foto in assoluto di Saturno, Urano e Nettuno da una prospettiva e vicinanza unica che mise in risalto i magnifici dettagli dei pianeti.

La storia

Per il 1982 era stato previsto un allineamento dei pianeti, una occasione
che in media accade 1 volta ogni 20 anni. Gli astronomi non potevano farsi sfuggire questa occasione per studiare i pianeti più esterni del nostro sistema solare in un colpo solo…
Per cui sono state costruite 2 sonde gemelle Voyager 1 e Voyager 2, che furono lanciate nell’Agosto e Settembre del 1977.

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Curiosità: Voyager 1 è attualmente più lontana rispetto alla sua gemella, ma sapevate che fu lanciata 1 mese dopo? 
Con una traiettoria diversa riuscì a fare un tragitto più veloce.

Il suo operato e come raggiunse tutti i pianeti

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Con a bordo i primi computer ad essere in grado di gestire eventuali errori software… 
Furono lanciate verso Giove e sfruttando la gravità dei pianeti come delle fionde riuscirono con un consumo ridotto di carburante a studiare con vari sensori all’avanguardia gli altri pianeti inviando sopratutto foto!
In passato sono state lanciate altre sonde come Pioneer 10 che fotografò da vicino Giove per la prima volta, ma le 2 gemelle Voyager ci hanno regalato le prime foto di Saturno, Urano, Nettuno e anche la famosissima Pale Blue dot:

Questa foto fu scattata prima di disattivare la fotocamera per sempre… Questo per evitare di consumare troppo la cella nucleare, è una foto della Terra, scattata a 3.7 miliardi di km di distanza:

Pale Blue Dot (Pianeta Terra)

Tutte le immagini sono state prese dal sito della NASA

Le sonde oggi

Queste due sonde oggi hanno 2/3 degli strumenti di bordo disattivati, e nonostante questo la cella di energia si consumerà interamente entro il 2036…
Ma fino ad allora stanno continuando ad inviare dati dello spazio “esterno”.
In questo momento si trovano a più di 20.4 miliardi di km da noi, o 136 volte la distanza tra la Terra e il Sole, la più lontana è Voyager 1 che si trova a 24,3 miliardi di km di distanza… Sono così lontane che per comunicare con le onde radio (che viaggiano alla velocità della luce) impieghiamo 22 ore, ed ‘è solo l’invio, per una risposta bisogna aspettare altre 22 ore.

Nonostante la loro età la Nasa gli continua a dedicare attenzione, dedicando nei momenti del bisogno interi team in grado di riprogrammarle nel caso di malfunzionamento, per esempio qualche mese fa Voyager 1 ha cominciato a inviare a ripetizione gli stessi segnali, ci sono voluti comunque 5 mesi per sistemarla.

Il disco d’oro

Sulle 2 sonde voyager è stato inserito il cosiddetto Disco D’oro, questo disco contiene suoni e immagini selezionate, questo per far in modo che eventuali forme di vita possano conoscere della Terra. Sul retro ci sono le istruzioni su come usare il disco senza l’uso di nessun alfabeto, e la posizione del nostro sole in corrispondenza a delle pulsar.

Fonte – Wikipedia

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