Gaming

Postal: da horror psicologico a black comedy

Probabilmente non tutti hanno familiarità con la folle, controversa e umoristica serie di videogiochi POSTAL(se non si contano POSTAL e POSTAL: redux). Per chi non lo sapesse, Postal è una serie di videogiochi sviluppati dallo studio video ludico indipendente “Running with scissors” conosciuta soprattutto tra i videogiocatori americani per i temi controversi che tratta per esempio: la violenza ingiustificata, droga, alcolismo etc… cosa che ha reso il gioco non disponibile in Germania, Australia e Nuova Zelanda.

POSTAL (1997)

Come specificato dal titolo POSTAL è uno sparatutto isometrico che inizia come horror psicologico utilizzando non jumpscares, mostri o demoni fantastici ma la sua atmosfera, soundtrack e schermate di caricamento dall’aria infernale per provocare un senso di disturbo, inquietudine e colpa nel giocatore. Il protagonista del gioco è Postal dude, un omicida psicotico delirante affetto da un disturbo mentale e perseguitato da una voce nella sua testa (riferita come “demone” nei file di gioco) crede che gli abitanti della sua città siano affetti da un virus in grado di corrompere la mente delle persone e farle diventare incredibilmente ostili e pericolose.

Immagini tratte dal videogioco Postal

Convinto di essere l’eroe della storia il Postal dude imbraccia il suo mp5 e inizia a massacrare l’intera città in quanto pensa che l’unica cura per il virus è la morte. Il gioco finisce col Dude che divorato dai sensi di colpa dopo aver realizzato cosa ha fatto cade in una crisi nervosa prima di essere immobilizzato dalle autorità e rinchiuso in un  manicomio. Recentemente il gioco è stato reso free to play su steam e sul sito originale di Running with scissors.

POSTAL 2 (2003)

POSTAL 2 rilasciato solo su pc nel 2003 Postal 2 sembra utilizzare un approccio completamente diverso dal primo gioco. Il suo gameplay passa da sparatutto isometrico a prima persona, la trama prende una piega più umoristica (umorismo nero) e uccidere è una cosa completamente opzionale. Infatti è possibile completare il gioco senza uccidere nessuno. La trama è molto semplice, Postal Dude jr (è il suo vero nome) apparentemente un ordinario Joe che vive nella città di Paradise con una moglie che lo odia e il suo fedele cane Champ (basato sul purtroppo deceduto cane del fondatore dello studio Vince Desiderio).

La storia è suddivisa in 7 giorni che vanno dal lunedì alla domenica in cui il Dude è costretto a vagare per la città di paradise per svolgere dei semplici compiti come prendere il latte, confessarsi, prendere l’autografo di Gary Coleman. Ma attenzione durante le vostre disavventure sarete inseguiti da psicotici NPC come ad esempio AL QAEDA, L’esercito e addirittura dei genitori anti videogiochi armati. Il gioco contiene una grande varietà di armi e oggetti come il crack curativo, i biscotti per cani e l’erba che possono essere trovati sparsi per Paradise il quale il giocatore potrà utilizzare a suo vantaggio per seminare il caos su paradise o semplicemente sopravvivere. Inoltre il gioco introduce un nuovo meccanismo di difesa: l’urina. Esattamente puoi urinare gli NPC o per distrarli temporaneamente, o per farti arrestare per atti osceni in luogo pubblico o semplicemente per dare fastidio. La scelta è tua.

Immagine tratta dal video gioco Postal

POSTAL REDUX e POSTAL BRAIN DAMAGE

Non c’è molto da dire su redux, è un remake del primo capitolo della serie che aggiunge nuovi modelli, una grafica e gameplay migliori, una modalità cooperativa e la possibilità di giocare come “not important”, protagonista del controverso videogioco del 2015 “Hatred”.

POSTAL BRAIN DAMAGE invece uno sparatutto lineare stile DOOM spin-off di postal in cui il Dude si ritrova a combattere dei mostri dal design grottesco ma divertente, apparentemente parodie di elementi di internet culture moderno, inoltre molte cutscenes sono basate su memes popolari degli ultimi anni.

E così concludo il mio articolo su postal. Ci giocherete oppure non ne vale la pena?

Postal videogioco

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