Salute

Medicina e tattoo, parola agli esperti

In tutti i continenti gli studi sul rapporto tra medicina e tattoo convergono nell’indicare delle percentuali di rischio di contrarre infezioni o manifestare reazioni allergiche, in seguito a procedure non corrette. Nelle stesse ricerche si evidenzia come possa esserci una vulnerabilità della pelle nella fase immediatamente post-incisione. Il parere degli esperti può essere utile ad indirizzare correttamente chiunque voglia ricorrere alla pratica.

Medicina e tattoo
Fonte immagine: Noregrets, un caso di reazione allergica post-tatuaggio

Nel 2015 l’Istituto Superiore di Sanità ha condotto uno studio, rilevando che il 12,8% della popolazione possiede almeno un tatuaggio. All’interno di questa percentuale si ricava un 76,1% di soggetti che si sono rivolti a un centro specializzato ed un 9,1% ad un centro estetico. La quota rimanente ha scelto di tatuarsi al di fuori dei centri autorizzati. Dall’indagine emerge inoltre che solo il 41,7% dei tatuati era consapevole delle controindicazioni legate alla procedura.

Cosa collega medicina e tattoo in termini di rischio connesso a questa pratica? L’impiego di strumenti affilati interrompe l’integrità della pelle e ciò permette ad agenti esterni (virus e batteri) di penetrare e venire a contatto con vasi sanguigni e linfatici. Lo stesso inchiostro utilizzato può non essere sterile e quindi contaminato da agenti patogeni.

Le più comuni infezioni virali sono le seguenti: verruche virali(HPV), Herpes simplex e mollusco contagioso(POX virus). Ben più grave, anche se assai infrequente, il rischio di contrarre l’epatite C. Per quanto riguarda le complicanze batteriche, esse possono essere locali(ascesso cutaneo) oppure sistemiche, cioè diffuse per via ematica in tutto il corpo.

In generale i rischi infettivi sono controllabili, a patto di rispettare tutte le norme igieniche collegate alla procedura, senz’altro conosciute da quelli che la legge chiama “Operatori di Tatuaggio” vale a dire professionisti operanti in strutture riconosciute. Ad ulteriore tutela della salute dell’utenza, l’Unione Europea ha emanato, nel gennaio 2022, un nuovo regolamento che disciplina dettagliatamente la qualità e la sicurezza delle sostanze chimiche presenti negli inchiostri per tatuaggi e trucchi permanenti.

Molto diffuse e meno controllabili sono le reazioni allergiche causate da inchiostri o creme anestetiche e antisettiche impiegate durante la procedura.Poiché nella maggior parte dei casi il tatuaggio è un atto estetico, non occorre esporsi ad inutili rischi medici affidandosi a personale non qualificato e in strutture improvvisate. Per utilizzare una frase dei dermatologi Khunger,Molpariya e A.Khunger:

STOP AND THINK BEFORE YOU INK, trad. Fermati e pensa prima di tatuarti”

Fonte copertina: https://www.wildtattooart.com/

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