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L’Inceneritore: il film fantasma restaurato e in uscita nel 2024

“L’Inceneritore”, film del 1982 del regista Pierfrancesco Boscaro degli Ambrosi, è da sempre considerato un’opera maledetta e introvabile. Girato con un budget di 800 milioni di lire, tra cui fondi pubblici, il film non venne mai distribuito nelle sale cinematografiche a causa di una serie di vicissitudini produttive e controverse.

La genesi travagliata del film

Le riprese iniziarono nel 1982, girato a Padova con la partecipazione di Flavio Bucci, Ida Di Benedetto e Alexandra Delli Colli e la colonna sonora composta da Richard Benson (che ha anche recitato una piccola parte nel film) e Aldo Tamborrelli. Con il sostegno di 500 padovani che offrirono la loro collaborazione gratuita tra comparse e assistenti. La troupe era composta da professionisti romani e veneziani, e le prime settimane di lavorazione filarono lisce. Tuttavia, il produttore Enrico Vendramin rimase senza liquidità e fu costretto a interrompere le riprese, sarebbero bastati 50 milioni di lire per arrivare alla fine. La produzione venne rilevata da Bruno Sanguin, che però dimostrò inettitudine e incapacità di gestire il progetto. I costi lievitarono, la troupe romana creò disagi con continui ritardi e pretese, e le riprese subirono ulteriori ritardi.

“Incinerator” il tema principale del film prodotto da Richard Benson e Aldo Tamborrelli

La presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia

Nel 1984, “L’Inceneritore” venne ammesso alla Mostra del Cinema di Venezia senza la previa visione e approvazione del regista. Il film, in una versione incompleta e montata frettolosamente, venne stroncato dalla critica.

A sinistra Richard Benson durante le riprese del film mentre interpreta il capo di una band di teppisti, a destra la foto di presentazione per il film.

Il cast del film “L’inceneritore” durante una pausa dalle riprese, in foto il regista Pierfrancesco, Flavio Bucci, Ida Di Benedetto

La protesta sul Colosseo e l’intervento del ministro dello spettacolo

Il 27 settembre 1989, il regista Pierfrancesco Boscaro, esasperato dalle continue vicissitudini che impedivano la distribuzione del suo film, salì sul Colosseo in segno di protesta. Il ministro dello spettacolo accolse la sua richiesta e promise la distribuzione del film, ma la promessa non venne mai mantenuta. Tale protesta venne documentata dalla RAI che trasmise l’accaduto qualche anno dopo nel programma “Allarme In Città” dedicato alle azioni dei Vigili del Fuoco, e venne inclusa in una delle puntate della seconda stagione, trasmessa in seconda serata il 30 ottobre 1991 su Rai Tre.

Pagina 89 del Radio Corriere TV del 30 Ottobre 1991, con l'annuncio della puntata di "Allarme In Città" che tratta la protesta sul Colosseo
Pagina 89 del Radio Corriere TV del 30 Ottobre 1991, con l’annuncio della puntata di “Allarme In Città” che tratta la protesta sul Colosseo

Diritti SIAE e il leak online

Nel 2017, i diritti del film sono tornati al regista. Durante la quarantena del 2020, una copia lavoro in VHS della riedizione del film “L’Inceneritore” trapelò online, generando un nuovo interesse per l’opera.

Una scena stravagante tratta dal film

Restauro e uscita ufficiale

La casa di distribuzione Oblivion ha annunciato il restauro del film partendo dalla pellicola originale fornita dall’Istituto Luce. “L’Inceneritore” uscirà finalmente nel 2024 in DVD e Blu-ray, in un’edizione ricca di extra e contenuti speciali.

Un epilogo lieto per una storia travagliata

Dopo decenni di oblio, “L’Inceneritore” vedrà finalmente la luce e il pubblico potrà finalmente giudicare quest’opera tanto discussa. La storia del film è un esempio di come la passione e la perseveranza possano superare ostacoli insormontabili.

Fonti e fotografie usate tratte da: inceneritorefilm.files.wordpress.com/ - https://www.cineavatar.it/extravatar/linceneritore-segreti-cult-padovano-seconda-parte/ - Brigate Benson  

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