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Le liste rosse dell’ICOM

La tutela dei beni culturali è un tema su cui si dibatte già dall’antichità, ma comunque sempre attuale, soprattutto in ambito di guerre. I tesori d’arte erano un perfetto bottino di guerra al tempo dei greci e dei romani, ma con Napoleone assistiamo ad uno dei più grandi furti di arte della storia. Durante la Seconda guerra mondiale il traffico e il furto di opere d’arte era all’ordine del giorno, così dopo la fine della guerra, nel 1946, nasce l’ICOM (International Council of Museums), creatrice delle liste rosse, con lo scopo di creare un’organizzazione internazionale per la cooperazione tra i musei.

Le prime sette Assemblee Generali dell’ICOM si tennero tra il 1948 e il 1965. I temi affrontati durante quel periodo storico compresero soprattutto il ruolo educativo dei musei, le esposizioni, la conservazione e il restauro dei beni culturali. Tra il 1996 e il 2004 ICOM aumentò la sua presenza nella comunità mondiale internazionale con l’introduzione di nuovi programmi quali la lotta contro il traffico illecito di beni culturali e il Museum Emergency Program.

La nascita delle liste rosse

le liste rosse
Fonte – Journalchc

Proprio per frenare il traffico illecito delle opere d’arte l’ICOM ha stilato le Liste Rosse, una serie di fascicoli nei quali sono descritte, singolarmente, tutte le tipologie di oggetti sottratti dai musei durante le guerre e i vari furti. Gran parte di questi pezzi di arte sono entrati all’interno di un giro clandestino per finanziare le loro attività. È dal 2000 che con l’aiuto di tanti esperti, l’ICOM, monitora a livello interno la circolazione dei beni aventi un interesse culturale dentro e fuori i confini di uno Stato.

Le Liste Rosse descrivono brevemente situazioni di instabilità in alcuni Stati e aree del mondo ed includono beni culturali. Questi sono oggetti (statue, quadri, reperti archeologici, gioielli, etc.) inventariati all’interno delle collezioni di istituzioni riconosciute (musei, gallerie, accademie di belle arti, etc.) e che sono ovviamente tutelati dalla legge delle nazioni in cui si trovano. Servono a illustrare le categorie di beni culturali più vulnerabili al traffico illecito in un certo luogo: ma attenzione è bene sottolineare che le Liste non sono onnicomprensive, ma includono solo beni di cui si conosce l’attuale collocazione.

Le Liste Rosse servono ai musei, ai collezionisti, ai carabinieri, ai reparti delle dogane, per verificare che i reperti che transitano non siano di derivazione illegale. Talvolta le fotografie non appartengono agli oggetti originali, ma sono molto simili, per dare un’idea di cosa bisogna cercare. La Lista Rossa dell’ICOM è uno dei meccanismi di soft law per la protezione dei beni culturali nel diritto internazionale, cioè uno strumento non vincolante ma che può servire o può aiutare in un certo obiettivo stabilito dalla comunità internazionale o dalle sole parti coinvolte.

le liste rosse
Fonte – Journalchc

Liste rosse d’Emergenza

L’ICOM ha preparato delle Liste Rosse “di Emergenza” per i paesi che affrontano disastri bellici, civili o naturali, non trascurando il fatto che il traffico illecito ha un impatto su tutti i paesi. Qualche anno fa, le chiusure dovute al COVID hanno in qualche maniera contribuito all’aumento dei saccheggi. È errata l’idea che il traffico illecito sia un problema che riguarda solo le regioni in stato di crisi.

Proprio durante il periodo della guerra in Ucraina l’ICOM ha stilato “la Lista Rossa dei beni culturali in pericolo dell’Ucraina”. La Lista Rossa in questione è concettualmente legata alla guerra in corso. E tale serie di eventi genera parecchi rischi: una minaccia reale secondo l’ICOM anche alla luce della notizia della depredazione del Museo d’arte Oleksiy Shovkunenko di Kherson da parte delle truppe russe trapelata l’11 novembre 2022.

Gli oggetti presenti nella Lista Rossa sono 53, distribuiti in sette categorie, che vanno dall’archeologia alle arti applicate e visive. Gli esperti dell’ICOM dell’Ucraina hanno attivamente collaborato alla redazione della Lista. La Lista Rossa dei beni culturali in pericolo dell’Ucraina è pubblica ed è trasmessa alle autorità ucraine e di tutta Europa, al fine d’identificare i beni culturali minacciati. Il programma Lista Rossa è uno strumento essenziale per tutelare le opere in pericolo, e nello stesso tempo aiutare le autorità competenti nel recupero delle opere trafugate.

Fonte immagine in evidenza – Artribune

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