Attualità

Il caso di Emanuela Orlandi

Emanuela Orlandi, una cittadina vaticana di 15 anni, scompare il 22 giugno 1983, mentre rientrava a casa.

È tutt’ora uno dei più grandi casi irrisolti italiani e vaticani, che coinvolse addirittura svariati Stati.

Le dinamiche iniziali:

22 giugno 1983 – Emanuela esce di casa alle 16:00 circa per recarsi alle lezioni di musica in piazza Sant’Apollinare. Uscita dalla lezione di canto alle 18:50 (10 minuti prima del tempo), Emanuela telefona da una cabina alla sorella maggiore Federica, dicendole che un uomo l’aveva fermata proponendole un lavoro di volantinaggio per la Avon Cosmetic, da svolgersi durante una sfilata di moda nell’atelier delle Sorelle Fontana che si sarebbe tenuta dopo pochi giorni.

La sorella le consiglia di non accettare la proposta e le suggerisce di tornare a casa per parlarne con la madre. Dopo la telefonata alla sorella, Emanuela aspetta l’uscita delle altre compagne dal corso di canto e insieme a due di esse, Raffaella Monzi e Maria Grazia Casini, raggiunge la fermata dell’autobus in Corso Rinascimento. Intorno alle 19:30, prima Maria Grazia e poi Raffaella salgono su due differenti autobus dirette a casa, mentre, a detta di Raffaella, Emanuela non sale sull’autobus poiché troppo affollato, dicendo che avrebbe atteso quello successivo. Da quel momento si persero le tracce della ragazza.

Wikipedia

Il Vaticano ha recentemente deciso di riaprire il caso e sono state divulgate alcune conversazioni WhatsApp di persone vicine a Papa Francesco sulla ragazza.

I messaggi sono almeno 50 tra due persone nell’arco di due mesi riguardo la presenza di persone che devono essere pagate per un luogo di sepoltura. 

“Messaggi scritti e qualche audio separato da questo scambio. Ci sono delle voci, noi sappiamo chi sono queste persone, sono ancora vive. Speriamo il promotore di giustizia Alessandro Diddi ci chiami quanto prima”, ha dichiarato la Sgrò, nota avvocatessa, aggiungendo: “Il nostro desiderio è che si faccia un’indagine vera e attenta ma bisogna essere onesti, va considerato che la magistratura vaticana non ha i mezzi né l’esperienza per affrontare questo caso che dura da 40 anni”.

“Questa inchiesta il Vaticano la potrebbe aprire e chiudere in mezz’ora. Basta che raccontano quello che sanno. Papa Francesco lo sa, anche Ratzinger lo sapeva. Io sono nato lì dentro, li conosco bene. Conoscono la verità ma è così pesante che faranno di tutto per non farla uscire”.

Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, a Bruno Vespa .

 “Ho il dovere di non credere che tre papi si tengano per sé la verità su Emanuela, uno di loro (Papa Wojtyla) si è anche affacciato alla finestra per pregare per lei”. – aggiunge Vespa.

E su Alì Agca, attentatore tornato con nuove rivelazioni, Vespa dice:

“È una fabbrica di bugie di tipo industriale, è da 40 anni che aspettiamo prove di quanto afferma”.

Federica Sciarelli di “Chi l’ha visto”  ha cominciato a indagare sul caso partendo dal libro del segretario particolare di Ratzinger, Padre Georg. Nel libro ci sono notizie divulgate dalla trasmissione e del noto dossier in cui ci sarebbe scritta la verità su Emanuela. Ma Padre Georg nega l’esistenza di quel fascicolo. 

La Sciarelli ha trasmesso quella famosa telefonata anonima a “Chi l’ha visto” in cui una persona, oggi identificata, diede la soffiata della sepoltura del bandito della Magliana, tirata in ballo più volte nel caso Orlandi.

La Sciarelli è riuscita a ricostruire la vicenda attraverso le intercettazioni telefoniche scoperte negli anni. 

La prima in lista è quella di don Pietro Vergari, rettore della Basilica e successivamente indagato per concorso in sequestro di persona. 

“Nessuno ha mai indagato sulla pista degli abusi sessuali” – ha annunciato Papa Francesco, aggiungendo: “Il caso non è stato riaperto come si dice erroneamente sui giornali, ma è stato aperto dopo 40 anni dalla sparizione”

Fonte immagine di copertina: Corriere Roma

Sarah Crisafulli - Claudio Malvica

Studenti dell'IIS Marconi-Mangano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *