Sport

L’arte della spada: il Kenjutsu 

Storia 

Nato attorno all’anno mille, il Kenjutsu è un’arte marziale proveniente dal Giappone, basata sull’uso della katana (spada a filo unico e curvo) in un combattimento corpo a corpo. Essa si sviluppò nei secoli ma il fine era sempre quello di neutralizzare il nemico. 

Le sue posizioni originarie 

Sono solo alcune le posizioni principali del Kenjutsu anche se successivamente da esse ne derivano molte altre. Le tecniche sono collegate tra loro in una catena di movimenti che consentono allo spadaccino di adattarsi a qualsiasi situazione sul campo di battaglia. 

Gli attacchi 

-Attacco rapido: 

Gli attacchi rapidi sono delle posizioni di attacco dove vediamo lo spadaccino tenere con una mano il pomo della katana mentre con l’altra tiene in equilibrio e bilancia il corpo intero durante l’attacco. Gli obiettivi degli attacchi rapidi includono i polsi, collo, inguine e collo e migliorano la coordinazione occhio-mano e la velocità generale. 

-Spinta in avanti:

Questa tecnica consiste nel portare l’avversario in una “trappola” e a farlo attaccare con una mossa sporca, il cui punto debole è facile da colpire. Questo si realizza attraverso un sotterfugio ovvero una intenzione falsa che spinge l’avversario ad attaccare. Questa mossa può variare in base alla posizione dell’avversario, ma accade sempre che il contro attacco sia anticipato da una deviazione che ci permette di spostare la lama dell’avversario 

-Tecnica della doppia spada:

L’uso di una doppia lama in battaglia è forse tra le più complesse tecniche nell’arte del Kenjusto. 

Mentre con una spada la capacità offensiva e difensiva non sono molto alte, con la doppia lama raddoppiano, questo perché se si riceve un attacco è più semplice sia difendere che contro attaccare l’avversario, ottenendo quindi 2 tecniche attuate simultaneamente.   

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