Cultura

La magia della musica…

Cosi come sosteneva Victor Hugo la musica esprime: “Ciò che non si può dire e ciò che non si può tacere”.

La musica nasce dal bisogno di raccontarsi, di dichiarare i propri sentimenti e di manifestare agli altri sé stessi.

Oggi è molto presente nella nostra quotidianità e, grazie alle nuove tecnologie, riusciamo ad ascoltarla in qualsiasi momento della nostra giornata: a scuola, a casa, a lavoro. I giovani amano tante app come YouTube, Spotify, SoundCloud e non perdono occasione per scoprire le novità discografiche del momento.

Possiamo considerare la musica come una compagna di vita, perché nei momenti più difficili lei riesce sempre a consolarci e ad abbracciarci forte.

Il grande filosofo Nietzsche scrisse che: “Senza musica la vita sarebbe un errore” ed un pensiero davvero condivisibile, perché grazie ad alcune canzoni possiamo riflettere e ragionare sulle nostre decisioni.

Un confronto tra il passato e il presente  ci fa comprendere come le prospettive siano assolutamente cambiate.

Dapprima le canzoni avevano un testo puro, poetico, raffinato, parlavano spesso di un amore passionale e assomigliavano ad un dialogo con l’interessata/o.

Oggi tutti vogliono essere alternativi e si concentrano alla ricerca dell’originalità, ma questo spesso conduce verso il sentiero della banalità.

Questo tipo di arte innovativa è sopravvalutata perché, in realtà, non ha una vera melodia, non ha accordi, non ha ritmo, è difficile da comprendere ed apprezzare ed è anche troppo fuori dagli schemi. Un genere musicale deve rappresentare lo specchio della società contemporanea e in effetti ci accorgiamo di diversi aspetti negativi. Bisogna stare attenti ai contenuti, agli argomenti trattati e trasmessi al pubblico, soprattutto ai preadolescenti e agli adolescenti.

La maggior parte del pubblico ha bisogno di apparire per sentirsi appagato, accettato e felice. Ecco, perché i testi delle canzoni Pop e Indie sono tendenzialmente poveri di contenuti, appaiono vuoti e con ben poca poesia.

Si dà più importanza al ritmo e di conseguenza il significato diventa secondario se non addirittura superfluo. La musica Trap in moltissimi brani manifesta l’esibizione di soldi, di macchine e di gioielli, diventando tristemente ripetitiva e superficiale.

Questa tendenza è iniziata dalla necessità del consumo, dal desiderio da parte delle persone di raggiungere una determinata fama, ma anche per distaccarsi da un mondo pieno di guerre e problemi, dal ritmo frenetico delle giornate, dalla rincorsa all’apparente felicità nascosta nei beni di lusso.

Non possiamo permetterci una musica incapace di sussurrare qualcosa ai nostri cuori e al nostro animo.

Credo che la musica debba riacquistare la forza di trasmettere valori e sentimenti in un mondo che sta diventando umanamente sempre più arido e pieno di miserie.

Nancy Cavallo

V D Alberghiero dell'Istituto "G. Marconi" di Vittoria (Rg)

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