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Francesco Lodi e il Catania, la storia in 10 momenti

Tramite un post sui social, Francesco Lodi ha annunciato la conclusione definitiva della sua avventura in maglia rossazzurra. 239 presenze, 54 reti, dalla Serie A alla D, la storia d’amore tra ‘Ciccio’ e il Catania riassunta in 10 immagini⬇️

#1 – L’approdo in città (3 Febbraio 2011)

📷CalcioCatania.com

La presentazione ufficiale con la nuova maglia avviene quando Francesco Lodi ha già calcato il terreno di gioco indossando i colori rossazzurri, precisamente il giorno prima allo stadio ‘Manuzzi’ di Cesena (1-1 con gol di Maxi Lopez). Al suo fianco, davanti alla stampa, figurano Gonzalo Bergessio ed Ezequiel Schelotto, a completare il terzetto di rinforzi dal mercato di gennaio per un Catania, quello di Diego Simeone, che stava attraversando una profonda crisi di gioco e di risultati, stazionando a pochi punti dalla zona retrocessione. Per il centrocampista napoletano, a cui viene assegnata la numero dieci lasciata libera da Pablo Barrientos, si tratta dell’occasione giusta di rilanciare la propria carriera, dopo due annate in chiaroscuro tra Udine e Frosinone.

#2 – Una doppietta da urlo (Catania-Lecce 3-2, 13 Febbraio 2011)

📷Catania Channel

I primi gol in maglia etnea arrivano dieci giorni più tardi e si materializzano nel modo più incredibile. Venticinquesimo turno di campionato, al ‘Massimino’ si presenta il Lecce di Gigi De Canio, diretta avversaria del Catania nella corsa verso la salvezza. Dopo il vantaggio rossazzurro firmato da Silvestre, i salentini ribaltano il punteggio con Jeda e Munari, mettendo i padroni di casa in una situazione di estrema difficoltà. Quando tutto sembra andare per il peggio, ecco che Francesco tira fuori dal cilindro due sensazionali prodezze balistiche, con la specialità del suo repertorio: il calcio di punizione. Minuto 79, il papu Gomez viene atterrato al limite dell’area. L’argentino reclama il rigore ma l’arbitro comanda soltanto punizione. Sul punto di battuta, leggermente defilato sul lato sinistro, si presenta proprio Lodi. La sua conclusione mancina scavalca la barriera e va ad insaccarsi millimetricamente tra il palo e la mano destra del portiere Rosati. E’ 2-2 ma il Ciccio Lodi-show non è ancora finito. Pochi minuti più tardi, 85′, altra punizione, stavolta la distanza è maggiore ma da posizione più accentrata. Lodi sistema il pallone davanti ad una muraglia umana foltissima, per poi spedirlo direttamente all’angolino alto alle spalle di un incolpevole ed incredulo Rosati. 3-2, rimonta completata e pubblico rossazzurro in visibilio. Quei tre punti saranno fondamentali per la permanenza in A e la mattina seguente i giornali titoleranno tutti più o meno così: “Un Catania da dieci e Lodi”.

#3 – Un’altra perla allo scadere (Juventus-Catania 2-2, 23 Aprile 2011)

📷Tutto Calcio Catania

Uno dei gol entrati nella memoria collettiva del tifo catanese è quello siglato da Lodi, ancora una volta su punizione, al novantacinquesimo minuto della sfida di Torino contro la Juventus, per fissare il risultato sul 2-2. L’anno precedente la formazione etnea, guidata dal compianto Siniša Mihajlović, era addirittura riuscita nell’impresa di violare il campo dei bianconeri (1-2), scrivendo una pagina di storia del club. Nell’annata 2010/11 pare concretizzarsi lo stesso risultato, però a parti invertite. Una sconfitta complicherebbe non poco i piani salvezza del Catania, ma la squadra di Simeone si dimostra dura a morire. Sotto di due reti (doppietta di Alex Del Piero) i rossazzurri non si danno per vinti e accorciano le distanze con Alejandro Gomez all’ottantesimo, regalandosi un finale di partita di fuoco. Il cronometro scorre verso il 90′, si entra nel recupero e il Catania conquista una punizione dalla media distanza che rappresenta l’ultima chance di trovare il pareggio. A farsene carico è sempre lui, il dieci. La sua conclusione viene respinta ma l’arbitro ravvisa un tocco con il braccio da parte di Felipe Melo e comanda un’altra punizione, riducendo la distanza di tiro. Questa volta Francesco Lodi non può sbagliare col suo chirurgico mancino. Sistema la palla, prende le misure, sguardo alla porta e colpo da cecchino. Buffon rimane immobile ad osservare il pallone infilarsi inesorabilmente alle sue spalle. L’ultima istantanea del match vede la panchina rossazzurra esplodere di gioia, riversandosi festante in campo.

#4 – Implacabile (Novara-Catania 3-3, 2 Ottobre 2011)

📷La Presse

Se abbiamo detto che il calcio di punizione è la specialità della casa per Francesco Lodi, occorre dare uno sguardo alle statistiche per comprendere a pieno come questa frase sia ben più di un luogo comune. Nella stagione 2011/12, cominciando dalla splendida rete al Novara, Lodi metterà a referto nove centri, cinque dei quali proprio su punizione, risultando non solo il capocannoniere etneo dell’annata ma anche uno degli specialisti più infallibili in ambito europeo sui calci piazzati. La classifica dei migliori bomber su punizione del decennio (2010-19) vede Francesco Lodi posizionarsi al quarto posto considerando i top 5 campionati d’Europa, alle spalle di mostri sacri come Lionel Messi e Andrea Pirlo. Implacabile.

#5 – La firma nel derby (Catania-Palermo 2-0, 18 Dicembre 2011)

📷Catania Today

Non poteva certo mancare la firma di Lodi sul Derby di Sicilia per eccellenza, quello contro i cugini rosanero. La data è quella del 18 Dicembre 2011, il Catania di Vincenzo Montella riceve la visita del Palermo alla presenza dei tifosi palermitani, che fanno ritorno al ‘Massimino’ a distanza di 5 anni dai tragici fatti del 2 Febbraio 2007. Con un gol per tempo i rossazzurri si aggiudicano la sfida, proiettandosi nella parte sinistra della classifica. A stappare il match è un’altra perla su punizione scaturita dal mancino fatato del numero 10, che disegna una traiettoria perfetta su cui Benussi non può fare nulla. Secco 2-0 e Palermo rispedito a casa, sarà il primo vagito di un Catania che quell’anno arriverà ad essere chiamato: “Il piccolo Barcellona”.

#6 – In cabina di regia (Catania-Lazio 4-0, 4 Novembre 2012)

📷IlSussidiario.net

Il 4-0 rifilato alla Lazio il 4 Novembre del 2012 entra di diritto nel novero delle performance memorabili disputate dal Catania in massima serie. Invero nell’annata da record 12/13 se ne contano diverse, contro formazioni dal blasone riconosciuto, ma la spettacolare esibizione con cui i rossazzurri demoliscono i biancocelesti rappresenta il manifesto meglio compiuto della grandezza raggiunta da quel Catania, fautore di un gioco dal livello qualitativo elevatissimo, dentro il quale Francesco Lodi riveste un ruolo da protagonista, essendone il faro. La gara contro la Lazio vede il numero 10 non solo iscriversi al tabellino dei marcatori, finalizzando dal dischetto, ma rendersi autore di una prestazione dallo spessore internazionale.

#7 – Il ‘primo’ ritorno (Catania-Bologna 2-0, 6 Gennaio 2014)

📷TuttoCalcioCatania

La seconda esperienza in maglia rossazzurra si apre nel gennaio del 2014, un pò a sorpresa viste le tempistiche. Il centrocampista riesce a trascorrere soltanto sei mesi lontano dalla Sicilia. Il richiamo dell’isola ma soprattutto le richieste di aiuto di un Catania in grossa difficoltà (a fine anno sarà retrocessione in B) ben presto convincono Ciccio a tornare sui propri passi per dare una mano a quella che è diventata la squadra della ‘sua’ città. Riappropriatosi della numero 10, Lodi lascia subito il segno nella sfida casalinga al Bologna, servendo un assist a Bergessio e trasformando il rigore del definitivo 2-0. Una vittoria preziosa che sembra scacciare la crisi in cui gli etnei erano piombati ma che purtroppo si rivelerà inutile ai fini della salvezza. La condanna matematica alla discesa di categoria arriverà proprio nella gara di ritorno contro i felsinei, malgrado la vittoria sul campo (1-2). Il secondo, breve, capitolo catanese di Lodi si chiude amaramente con l’addio nelle ultime giornate di mercato, per accasarsi al Parma. Ma la storia non finisce qui.

#8 – Di nuovo insieme (13 Giugno 2017)

📷Catania Channel

E’ un Catania profondamente diverso quello che Francesco Lodi ritrova nel giugno del 2017. Sono trascorsi tre anni da quando le strade del club e del calciatore si erano separate per la seconda volta e le cose non sono andate benissimo per nessuno dei due. Decisamente peggio è andata alla squadra dell’Elefante, coinvolta nell’inchiesta treni del gol e retrocessa d’ufficio in Lega Pro. Sul piano economico un disastro epocale, su quello sportivo un’onta da cui l’ambiente fatica a riprendersi. Per Lodi, che nel frattempo non ha di certo brillato con le maglie di Parma e Udinese, finendo col diventare una riserva, si materializza l’occasione di fare ritorno alle pendici dell’Etna, laddove aveva vissuto le parentesi più belle della carriera. Stavolta il compito che gli viene assegnato è alquanto gravoso: guidare con la sua esperienza un gruppo impegnato in una difficile risalita. Un pesante fardello che Ciccio accetta risolutamente di assumersi, con la consapevolezza che la sue doti, rimaste intatte, e il suo attaccamento alla maglia potranno essere importanti nell’orientare la squadra tra le acque paludose della terza serie. Sono ormai lontani i tempi in cui il suo Catania incantava le platee in giro per l’Italia, ma la voglia di rimettersi in gioco, per dare ancora qualcosa ad una piazza che lo ama, lo porta ad accettare con entusiasmo la nuova sfida.

#9 – 150 (Catania-Trapani 3-1, 16 Ottobre 2018)

📷Tutto il Catania minuto per minuto

Il più iconico dopo Beppe Mascara. E’ così che i supporters rossazzurri dell’era moderna ricorderanno Francesco Lodi, senz’altro meritevole di occupare un posto speciale nelle memorie calcistiche della città. Non solo le gesta, i numerosi gol e assist, ma anche l’esempio, fatto di una dedizione assoluta ai colori rossazzurri, fanno di lui un’autentica bandiera del club etneo. Il traguardo delle 150 presenze con la maglia del Catania, diventerà il quinto di sempre nel 2023 con oltre 200, già tagliato nella precedente trasferta, viene doverosamente celebrato davanti al suo pubblico in occasione del derby con il Trapani della stagione 18/19, terminato 3-1 per i padroni di casa, con doppietta dello stesso Lodi. La piena assunzione di responsabilità, la consapevolezza di essere la guida tecnica e morale di quel gruppo nonché l’attaccamento ai colori rossazzurri, diventati ormai una seconda pelle, traspaiono tanto dalla condotta in campo quanto dalle dichiarazioni, ricche di affetto e riconoscenza: “Partendo dalle 150 presenze con questa maglia, vi dico che vorrei continuare ad indossarla fino alla fine della mia carriera, finché avrò la forza di giocare a calcio“.

#10 – L’ultimo bacio (Catania-Cittanova 1-0, 12 Marzo 2023)

📷Sicilia Sport News

Venendo al periodo più recente, il penalty trasformato in extremis contro il Cittanova, per avvicinare il Catania al ritorno tra i professionisti, è la chiusura del cerchio di una bellissima storia di passione. C’era nell’età dell’oro della Serie A, a illuminare il centrocampo di una squadra spettacolare, c’era nei bassifondi infami della C, nel tentativo di guidare la risalita, e c’era anche tra i dilettanti nell’anno della rinascita, a dare il suo contributo fino all’ultimo per la causa rossazzurra, prezioso anello di congiunzione tra il bel Catania che fu ed il nuovo che ambisce a tornare ad esserlo.

Copertina: Fabrizio La Rocca

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