Speciale Corea del Sud

Corea del sud vs Giappone – Quell’omaggio in mancanza di rispetto.

ll governo della Repubblica di Corea, per mezzo del portavoce del Mofa , ha espresso profondo disappunto e rammarico per il fatto che i leaders del Giappone abbiano ancora una volta inviato offerte e reso omaggio al Santuario Yasukuni che glorifica la guerra di aggressione del Giappone e consacra i criminali di guerra.

 Il governo della Repubblica di Corea esorta fortemente i leaders del Giappone ad affrontare la storia con fermezza e a dimostrare attraverso l’azione la loro umile riflessione e il sincero rimorso per la storia passata del Giappone e quindi a contribuire allo sviluppo orientato al futuro delle relazioni Corea-Giappone.

MOFA

Una ferita che non riesce a rimarginarsi per i sudcoreani. Tra il 1910 e il 1945 il Giappone ha colonizzato brutalmente la penisola coreana, una vicenda che non è mai stata del tutto superata non solo per le sofferenze e lo stato di povertà e di indigenza, ma soprattutto perché i coreani ritengono che non siano mai state formulate delle scuse ufficiali.

Il peso della storia purtroppo è ancora sulle spalle dei sud coreani. Ricordi vividi per chi ha vissuto sulla propria pelle quella sofferenza. Basta vistare i musei per accorgersi del boccone amaro mai digerito. Dal museo della guerra, al museo delle prigioni, al cimitero delle vittime di guerra.

Proprio in quest’ultimo luogo lo scorso 7 maggio il primo ministro giapponese Kishida Fumio è arrivato in Corea del Sud per una visita ufficiale. Nonostante le sue parole di cordoglio per il passato di dolore, l’opinione pubblica coreana non è del tutto convinta di questo avvicinamento.

Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha cercato di mediare sostenendo che oggi i due paesi devono compiere un passo avanti, lavorando insieme e con l’aiuto dell’America per contrastare le minacce continue della Corea del Nord.

Questa soluzione non sembra aver persuaso i conservatori coreani. Infatti, lo scorso giugno hanno protestato in maniera massiccia per le vie del centralissimo quartiere City hall. Non sono mancati gli slogan di accuse mosse al Presidente Yoon di essere filogiapponese.

Proteste a Seoul

Pare che non abbiano neppure digerito che il famoso risarcimento imposto dal tribunale di Seoul ad alcune aziende giapponesi che avevano costretto i coreani ai lavori forzati durante il periodo del loro dominio, sia stato respinto da Tokyo avvalendosi di un trattato firmato negli anni sessanta, che avrebbe posto fine alla questione.

Ciò ha provocato non poche tensioni e per amor di pace Yoon Suk-yeol ha creato un fondo privato per i risarcimenti. Certamente il denaro dispensato non ha placato la questione morale che vede il Giappone sempre esonerato dal vero pentimento e dai sensi di colpa delle morti di tanti civili, comprese donne e bambini.

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