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Serie C – Il Catania manca la prova di maturità, solo pari con il Latina

Serie C: al Massimino gli etnei vanno sotto nel primo tempo, la riacciuffano con il solito Chiricò e colpiscono una traversa al 93′. Con il Latina termina 1-1👇

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📸lasicilia – Uno dei duelli tra Cosimo Chiricò ed il terzino nerazzurro Cortinovis – voceliberaweb

Delusione. La si era definita una “prova di maturità” quella che i rossazzurri di Tabbiani avrebbero dovuto sostenere affrontando il Latina, dopo due successi consecutivi. Riuscire a sfondare il muro eretto dalla formazione pontina e aggiudicarsi la vittoria contro una delle squadre più ostiche della Serie C avrebbe rappresentato indubbio step di crescita, dando prova di come il Catania sapesse interpretare anche spartiti più complessi, dovuti a un avversario non disposto a offrire spazi alla qualità offensiva degli etnei. Purtroppo la gara del “Massimino” non si è sviluppata come il mister l’aveva preparata ed i tifosi, ieri presenti in oltre sedicimila unità, l’avevano auspicata. La cronaca del match racconta di un Catania che tenta, come da impronta trasmessagli dall’allenatore, di assumere il comando del gioco, senza tuttavia trovare ritmo e brillantezza, complice uno schieramento tattico, quello del Latina, che crea molta densità nel mezzo e toglie linee di passaggio ai padroni di casa. Gli uomini di mister Di Donato tappano quasi ogni buco possibile e provano a far male in ripartenza, esaltando quelle stesse caratteristiche che hanno permesso loro di disputare un ottimo avvio di stagione. Il Catania fatica a trovare soluzioni pur producendo la consueta mole di gioco nella metà campo avversaria, stavolta però le occasioni effettive latitano. Al minuto 18 vediamo ripetersi una dinamica manifestatasi troppe volte in queste prime gare casalinghe: rossazzurri che spingono in cerca del vantaggio e ospiti che colpiscono alla prima occasione concessa. A firmare il déJà-vu è il centravanti ospite Mastroianni (cognome dal sapore cinematografico apposta per un film già visto) abile nel tap-in da pochi passi dopo una respinta di Bethers su colpo di testa dello stesso numero nove. Doccia fredda per il Catania che, colto dalla frenesia di dover inseguire il risultato, continua ad impantanarsi in soluzioni forzate, “errori di concetto” li chiamerà mister Tabbiani nel postgara, che non sortiscono effetto, venendo assorbiti dalla “gabbia”pontina. L’unica grossa chance del primo tempo si avrà solo intorno al 38′ quando De Santis salva sulla linea dopo una mischia dentro l’area nerazzurra.

La ri-prendiamo nella ripresa. Ad inizio secondo tempo il Catania rischierebbe subito di capitolare se non fosse per l’intervento prodogioso di Bethers, che devia sul palo una conclusione potente di Fella, è Mazzotta poi a completare l’opera evitando la ribattuta vincente a pochi passi dalla porta sguarnita. Si tratta della prima sliding door della gara: andare sotto di due reti alla ripresa delle ostilità avrebbe complicato tremendamente una partita già difficile di suo. Invece il Catania resta in piedi e prova a scuotersi e scuotere l’ambiente alzando la pressione. Al minuto sedici Quaini sfiora il pari con una conclusione da fuori che sibila vicino al palo sinistro della porta difesa da Cardinali. Due minuti più tardi ecco i primi cambi🔁: fuori Castellini e Rocca, dentro Bouah e Deli. Tabbiani vuole maggiore spinta a destra e più qualità nel mezzo per fluidificare la manovra, approfittando del leggero calo fisico degli ospiti le cui marcature iniziano ad allargarsi. Sensata appare quindi la scelta di sostituire uno stanco Quaini con Ladinetti allo scopo di favorire il giro-palla alla ricerca di spazi che prima erano più difficili da trovare. La rete del pareggio arriva al 32′: travolgente discesa di Marsura sulla sinistra, l’esterno si incunea in area e mette il pallone in mezzo, trovando la conclusione volante mancina di Cosimo Chiricò che fulmina Cardinali e ristabilisce la parità, infiammando il pubblico di casa. Sull’onda emotiva del pareggio raggiunto, il Catania dà finalmente la sensazione di poterla addirittura vincere, attaccando con veemenza e molti uomini una retroguardia del Latina che sembra in affanno nell’ultimo quarto di gara. Nel finale Tabbiani getta nella mischia anche Zanellato e Sarao, quest’ultimo affiancato a Di Carmine, nella speranza che una maggiore presenza fisica dentro l’area si traduca in qualcosa di positivo, visti i molti palloni che arrivano dalle fasce. In pieno recupero ecco un’altra costante delle gare casalinghe di questo stregato avvio di Serie C: i legni. Un altro déJà-vu che ha per protagonista il subentrato Bouah, la cui conclusione di destro dal limite dell’area si va ad infrangere sulla traversa, come ad infrangersi sono le residue speranze di vittoria dei rossazzurri, vanificate dal settimo legno colpito in stagione. Il triplice fischio sancisce un pareggio tutto sommato giusto per quanto visto in campo. Il latina interpreta la gara con grande applicazione tattica, riesce a bloccare l’avanzata etnea e a portare a casa un punto prezioso. Il Catania deve invece interrogarsi su come migliorare la produzione offensiva in questo tipo di sfide, senza cedere ad isterismi e frenesie di gioco che, al cospetto di un avversario ben organizzato e tatticamente disciplinato come il Latina di ieri pomeriggio, non possono che nuocere al percorso di una squadra formata da poco tempo ma già chiamata ad un campionato di vertice, come quella rossazzurra.

📸Cataniafc – Luca Tabbiani durante il match con il Latina

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