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L’amaro ritorno di Alfa Romeo in F1

Il marchio Alfa Romeo è tornato in formula 1 nel 2018, grazie all’accordo di sponsorizzazione con la scuderia Sauber, dopo ben 30 anni di assenza (l’ultima volta nel 1988 come fornitore di motori e addirittura nel 1985 come costruttore). La stagione 2023 di Formula 1 si è appena conclusa e lo storico marchio italiano si prepara a lasciare, di nuovo, la massima categoria automobilistica.

È il momento, dunque, di fare un resoconto su questo ritorno. Nel novembre 2017 il compianto Sergio Marchionne, ai tempi presidente della Ferrari, annuncia il ritorno del marchio Alfa Romeo in collaborazione con Sauber, col ruolo di sponsor principale del team elvetico. La scuderia partecipa al campionato di F1 del 2018 con la denominazione Alfa Romeo Sauber F1 Team, e la vettura, motorizzata Ferrari (come in tutte le successive stagioni), verrà guidata dal monegasco Charles Leclerc e dallo svedese Marcus Ericsson.

La squadra terminerà il campionato costruttori in ottava posizione, con miglior risultato il sesto posto di Leclerc in Azerbaijan. La stagione 2019, nella quale il team viene denominato Alfa Romeo Racing, risulta la più proficua in termini di punti conquistati, ben 57, dalla coppia di piloti formata da Antonio Giovinazzi e dal campione del mondo di F1 nel 2007 Kimi Raikkonen, il quale conquisterà il miglior risultato del marchio italiano dal suo ritorno, tradotto in un quarto posto al Gran Premio del Brasile.

Fonte raisport

Nonostante questo, la scuderia si classificherà comunque all’ottavo posto della classifica costruttori, proprio come l’anno precedente, e lo stesso sarà per la stagione 2020. Il 2021 è un anno da dimenticare per il team italo-svizzero che si classifica nono nella classifica costruttori. Da segnalare solo la presenza del polacco Robert Kubica al volante della vettura nei Gran Premi di Olanda e Italia in sostituzione di Raikkonen, alle prese col Covid-19. Lo stesso pilota finlandese annuncerà il ritiro dalla categoria a fine stagione.

Quell’anno la scuderia, soprattutto grazie ai piazzamenti del pilota finlandese, raggiunge la sesta posizione nella classifica costruttori, nonché la migliore del team dall’inizio della collaborazione.

Il 2023, invece, si rivela un anno difficile per il team che sprofonda nuovamente in nona posizione nella classifica costruttori, davanti solo alla Haas. Di fronte a questi risultati possiamo notare come il ritorno dello storico marchio italiano sia stato caratterizzato da alti e bassi (più bassi che alti), che non hanno rispettato le aspettative degli appassionati, entusiasti per questo ritorno così tanto atteso.

alessandro-cocimano

Studente UNICT

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