Attualità

Kurdistan: Le guerre dimenticate

Kurdistan una guerra dimenticata
Fonte: Fabrizio La Rocca, manifestazione per la pace svoltasi a Catania il 17/12/22

Kurdistan dimenticato. Mentre i riflettori dei media di tutto il mondo sono puntati sull’Ucraina, milioni di curdi continuano a lottare sanguinosamente per la propria indipendenza. Il tutto nell’indifferenza di buona parte dell’opinione pubblica che preferisce concentrarsi sull’invasione russa. Dalla ripresa delle ostilità con la Turchia (2015) si calcola che siano morte circa 15.000 persone, in maggioranza civili uccisi dai militari turchi. Ma i media tacciono davanti al sangue che scorre in quella zona del pianeta.

Fonte: RaiNews, Il Kurdistan non è uno stato autonomo, il suo territorio è diviso tra Turchia,Siria,Iraq e Iran

Tra le circa 800 guerre di varia intensità sparse per il mondo, quella per l’autonomia curda è una delle più sanguinose e meno riportate che ci siano. Un dato incontrovertibile per chiunque si interessi di questioni geopolitiche è che spesso i conflitti nascono da tensioni precedenti che non si è riusciti a gestire, se non da accordi internazionali presi in barba alle caratteristiche etniche dei popoli interessati.

Il caso curdo calza a pennello quale esempio di un grande gruppo etnico a cui non si è potuto (o voluto) riconoscere un territorio, frammentandone la popolazione in 5 paesi e scatenando tensioni che non sono mai state sopite. All’origine delle problematiche c’è una serie di trattati internazionali stipulati alla fine della prima guerra mondiale, tutti penalizzanti nei confronti del quarto gruppo etnico del Medio Oriente, di fatto privato della terra, specie a causa del trattato di Losanna del 1923 che ridisegnò i confini dell’allora Impero Ottomano.Insomma, Kurdistan dimenticato già un secolo fa e a farne le spese è soprattutto la popolazione civile, continuamente esposta a raid e guerriglie.

Ad aggiungersi a questo la cronica incapacità dei curdi di organizzarsi politicamente. Una mancanza di unità interna che li ha resi ancora più vulnerabili alle pressioni esterne facendone un vaso di coccio tra vasi di ferro. Le milizie curde operanti in Siria ad esempio non sono le stesse, né hanno le stesse intenzioni di quelle che si trovano in Iran e Turchia. Stando così le cose, il progetto di autonomizzazione curda del Rojava, visto anche il nuovo asse turco-iraniano, appare di difficile realizzazione con i curdi che si ritrovano separati e schiacciati dalla pressione dei grandi paesi vicini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *