Il punto sulla Juve: il gioco di Thiago Motta e l’incognita Chiesa
L’arrivo del tecnico ex Bologna porta diverse novità nello scacchiere bianconero. Dal modulo al mercato, come si muove la Juve in vista della nuova stagione👇
Un nuovo inizio. Sono stati giorni incredibilmente intensi per la Juventus, che ha da poco iniziato la preparazione per la prossima stagione. Con una determinazione che ha riacceso la speranza nei cuori dei tifosi, la società bianconera ha finalmente portato Thiago Motta all’ombra della Mole, dopo un lungo corteggiamento iniziato lo scorso anno. E’ un segnale forte quello che arriva da Torino: la Juventus ha fame di vittorie, è decisa a riconquistare il trono del calcio italiano. Ma da dove partirà la rivoluzione che potrebbe portarla nuovamente al vertice?
La nomina di miglior allenatore della Serie A. Un titolo importante quello che i tifosi hanno – forse volontariamente – conferito a Thiago Motta, l’allenatore brasiliano che ha permesso al Bologna di toccare con mano il sogno Champions League dopo sessant’anni dall’ultima volta. Eppure, i suoi inizi sulla panchina rossoblù lasciarono qualche perplessità: per un mese, i felsinei non hanno vinto una partita. Ricordiamo che Motta aveva raccolto la pesante eredità di Sinisa Mihajlovic durante la stagione 22/23, quando il tecnico serbo dovette ritirarsi anche dal calcio allenato per combattere la leucemia. Qualsiasi allenatore si sarebbe verosimilmente trovato in una posizione scomoda, anche sul piano etico. Il Bologna completò la stagione piazzandosi al nono posto, un risultato che lasciava già immaginare ai tifosi scenari europei.
Costruire dal niente. A occhio e croce, chiunque abbia visto la rosa del Bologna ai nastri di partenza della stagione 23/24, ha sicuramente pensato che si trattasse di una squadra ancora incompleta per competere in Europa. Troppe scommesse, un gruppo forse troppo giovane e inesperto con cui lavorare. Ma Thiago Motta riesce ugualmente nel suo intento di costruire un’identità tattica. Il gioco da lui proposto ha consentito ai rossoblù di difendere lontano dalla propria porta, di pressare quando necessario e di controllare egregiamente il pallone anche contro avversari più forti. Tuttavia, non è solo questo l’aspetto che ha consentito alla squadra emiliana di affermarsi nel panorama italiano: per citare anche uno degli elementi di questo Bologna, c’è un nome su tutti che ha spiccato maggiormente in mezzo al campo, rendendosi uno dei protagonisti assoluti, ed è proprio Joshua Zirkzee (👈🏻leggi qui). Il gioiellino olandese, arrivato durante gli ultimi giorni di mercato dello scorso anno, oggi conteso da diverse squadre importanti, ha fatto sognare i tifosi grazie alla sua classe innata e alla sua visione di calcio.
Il modulo: l’anima del suo gioco. Se c’è una cosa a cui Thiago Motta ci ha abituati in questi mesi è la prevedibilità del suo modulo. Al Bologna ha sempre utilizzato il 4-2-3-1, e ci sono buone probabilità che continui ad utilizzarlo anche in questa nuova avventura bianconera. Sempre pochi cambiamenti, quasi impercettibili, mai un cambio drastico dell’assetto tattico, che al massimo si è trasformato in un 4-3-3. Le novità più rilevanti nello scacchiere di Motta saranno sicuramente i nuovi acquisti Douglas Luiz, e al suo fianco Khephren Thuram, fratello minore dell’interista Marcus. Insieme a loro, anche il neo-portiere Michele Di Gregorio, pronto a raccogliere il testimone lasciato da Wojciech Szczęsny.
Incognita Chiesa. In attesa di sviluppi dal calciomercato, chi è stato ufficialmente messo fuori dal progetto tecnico di Motta è Federico Chiesa. Una cosa simile era accaduta anche al Bologna, con Jesper Karlsson, attaccante svedese arrivato per sostituire Arnautovic, che il tecnico brasiliano aveva deciso di tenere fuori dai suoi piani tecnici. Chiesa è attualmente corteggiato dalla Roma; i giallorossi sono infatti alla ricerca di un calciatore di qualità per rinforzarsi sugli esterni. Sarebbe un regalo non da poco per Daniele De Rossi, ma l’attaccante italiano, stando alle ultime notizie, continua a non essere sicuro della destinazione. La Juventus, però, è certa che il suo futuro sarà lontano da Torino: per tutelarsi, vista la scadenza contrattuale nel 2025, la società bianconera ha deciso di metterlo in vendita con una valutazione che si aggira intorno ai venti milioni di euro.
Copertina📸: www.calciomercato.com