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I 7 gruppi politici del Parlamento Europeo

L’8 e il 9 giugno saremo chiamati ad eleggere i nostri rappresentanti a Bruxelles. Già nei mesi passati i nostri partiti hanno presentato i relativi simboli, le liste con le candidature e i propri programmi. Attraverso le urne verranno quindi scelti i 76 eurodeputati che l’Italia esprime nel Parlamento europeo. All’interno di quest’ultimo, come anche nel nostro, esiste una divisione in aeree e in gruppi politici.

Operando la classica divisione fra gruppi politici di centrosinistra, centro e centrodestra si arrivano a contare ben 7 “partiti”, all’interno dei quali vanno a confluire i diversi europarlamentari eletti. Per dar vita ad gruppo politico serve l’adesione di almeno 23 deputati e devono essere presenti almeno un quarto degli stati membri.

I partiti di sinistra e centrosinistra

  • Alleanza Progressista dei socialisti e dei democratici

Il gruppo dei socialisti e dei democratici (Gruppo S&D) è il principale partito del centrosinistra in Europa e risulta essere il secondo per grandezza. Presidente del gruppo è la spagnola Iratxe García Pérez, la quale viene eletta il 2 luglio del 2019 succedendo al tedesco Udo Bullmann. Prima ancora Capogruppo dell’S&D al Parlamento europeo era stato l’italiano Gianni Pittella. Il gruppo è attualmente formato da 141 deputati. Punti fermi del programma del partito sono la lotta per l’uguaglianza di genere, la difesa dei diritti delle donne e il contrasto alla crisi degli alloggi (determinato da cifre spropositate che impediscono di garantire a tutti una casa in cui vivere). Ulteriore attenzione viene posta alla tematica del “Green Deal” e alla promozione dei diritti sociali e del lavoro.

Il gruppo dei socialisti e dei democratici condanna l’attacco della Russia ai danni dell’Ucraina e il loro impegno si estende alla ricostruzione della stessa e alla promozione della sua integrazione nell’Unione europea. Tra le priorità espresse vi sono poi anche quella di “Un’Europa più digitale” insieme ad una più cospicua attenzione rispetto al tema della sanità.

  • Verdi/Alleanza libera europea

Obiettivo primario di questo gruppo è la salvaguardia del clima e dall’ambiente. Formato da 72 deputati, vede la partecipazione di 18 Paesi diversi.

I “Verdi” entrano per la prima volta nel Parlamento europeo nel 1984. A seguito di quelle elezioni il gruppo poteva contare sulle adesioni di 7 eurodeputati tedeschi, 2 provenienti dal Belgio e altrettanti dall’Olanda, non arrivando però a raggiungere il numero minimo di rappresentanti. Nonostante ciò si riuscì a trovare un’alleanza con altri eurodeputati, dando origine al gruppo “Grael” (Green Alternative European Link). Nel corso del tempo si è creato un vero e proprio movimento, capace di affermarsi maggiormente in alcune realtà europee, come per esempio in Germania, e meno in altre. Ad oggi questo gruppo politico conta 74 deputati ed è il quarto più grande all’interno dell’Europarlamento.

Lo statuto dei “Verdi” prevede due Co-presidenti che ad oggi sono il belga Philippe Lamberts e la tedesca Terry Reintke. Quest’ultima nel 2022 ha preso il posto della sua connazionale Ska Keller. Uno dei principi del partito è la parità di genere e tale principio si riscontra anche nella nomina delle figure ai vertici del gruppo. Tra gli obiettivi che i “Verdi” perseguono vi è la difesa dei diritti di tutti gli esseri umani, presenti e futuri, un’obiettivo che insieme alla tutela dell’ambiente, alla salvaguardia della biodiversità e all’inclusione sociale rappresenta il nucleo delle politiche perseguite dal gruppo.

  • Sinistra al Parlamento Europeo

Espressione della sinistra in ambito europeo, il partito nasceva col nome di “Gruppo dei comunisti e apparentati”. Lo Statuto prevede anche qui una Co-presidenza che vede attualmente alla guida del gruppo la francese Manon Aubry, la quale detiene anche il primato per essere stata la più giovane di sempre a ricoprire la carica di co-leader di un gruppo politico al Parlamento europeo, e il tedesco Martin Schirdewan.

Per quanto riguarda le politiche perseguite, sullo stesso sito del partito si può leggere: “La sinistra si batte per i lavoratori, l’ambiente, il femminismo, la pace e i diritti umani”. Particolare attenzione è quindi rivolta al tema della cd. “Giustizia economica”, rispetto alla quale “La Sinistra” propone “un’equa distribuzione della ricchezza tra le società, i paesi e le regioni”. Nell’affrontare la tematica ambientale si evidenzia anche l’obiettivo della difesa delle piccole comunità rurali e costiere, mentre sul piano dei diritti umani si sottolinea la “questione migratoria”

Il partito del centro

  • Renew Europe Group

Il gruppo politico si insedia al Parlamento europeo con le ultime elezioni del 2019. La nascita di questo nuovo partito si ha dall’unione di due precedenti realtà politiche europee come il Partito dell’Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l’Europa (ALDE) e il Partito Democratico Europeo (PDE), le quali dal 2004 fino al 2019 hanno formato il Gruppo dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa. Ad esso, proprio alle elezioni del 2019, si è aggiunto il partito La République En Marche, guidato dal Presidente francese Emmanuel Macron. Attualmente conta 102 seggi ed è il terzo gruppo più grande. Presidente di Renew Europe è la francese Valérie Hayer.

Fra gli obiettivi perseguiti dal partito c’è la riconquista da parte dell’Unione Europea di una posizione primaria sullo scacchiere internazionale, senza mai dimenticare quelli che sono i valori europei. Tra le priorità per la legislatura corrente vi sono poi le politiche per “un futuro più sostenibile”, attenzionando quindi anche la tematica ambientale ed ecologista. Ulteriori punti sono l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’Europa insieme alla costituzione di un’economia più forte.

I partiti di centrodestra e destra

  • Partito Popolare Europeo

Anche detto PPE, il Partito Popolare Europeo, assume tale denominazione tra il 1999 e il 2009. Precedentemente chiamato “Gruppo democratico cristiano”, lo stesso viene fondato il 23 giugno 1953 come gruppo politico nell’Assemblea comune della Comunità europea del carbone e dell’acciaio. Attuale Presidente del gruppo è il tedesco Manfred Weber, già vicepresidente del gruppo PPE dopo le elezioni europee del 2009, prima di arrivarne alla guida successivamente alla nomina del 2014. I seggi ottenuti alle ultime elezioni sono stati ben 168.

Punti focali della politica del Partito Popolare Europeo sono la sicurezza e l’occupazione. Sul primo punto il gruppo propone “un patto di sicurezza europeo”, con il proposito di meglio difendere le singole frontiere e regolando i flussi migratori. Tra gli obiettivi perseguiti c’è poi l’innalzamento del welfare, sia a livello statale che a livello europeo, insieme alla costituzione di un sistema commerciale globale “che sia il più aperto ed equo possibile, che consenta all’Europa di costruire legami politici e creare nuovi posti di lavoro nelle sue industrie esportatrici”. Inoltre il gruppo si schiera dalla parte dei diritti umani e dei valori della democrazia.

  • Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei

il gruppo, soprannominato “ECR”, si colloca nell’area del centrodestra europeo. Viene fondato nel 2009 e in quell’occasione includeva 8 Stati membri con 54 deputati, mentre attualmente gli Stati presenti al suo interno sono 17 con 69 eurodeputati. Anche qui lo Statuto prevede una Co-presidenza che alla guida del gruppo vede oggi il polacco Ryszard Antoni Legutko e l’italiano Nicola Procaccini, membro di Fratelli d’Italia

Attraverso la propria politica il partito si mostra critico nei confronti di un’Unione Europea che definisce “troppo centralizzata, troppo ambiziosa e troppo lontana dai cittadini”, proponendo al tempo stesso la riduzione della burocrazia “in un’Unione europea gestita dai governi nazionali e non dai burocrati di Bruxelles”. Punti centrali dell’ideologia del gruppo sono “l’importanza della famiglia come fondamento della società”, “l’integrità sovrana dello Stato nazionale, l’opposizione al federalismo dell’UE e un rinnovato rispetto per la vera sussidiarietà”, “controllo efficace dell’immigrazione e fine degli abusi delle procedure di asilo”.

  • Gruppo Identità e Democrazia

Il gruppo “ID” ha membri provenienti da 7 diversi Stati membri e vanta 49 eurodeputati, molti dei quali provenienti dalla Lega e dal Rassemblement National, il partito francese di Marie Le Pen. Le politiche perseguite si snodano attorno a tre tematiche che risultano essere “l’identità”, “la sovranità” e “la democrazia”. Il partito si oppone all’immigrazione di massa incontrollata e alla possibile adesione all’UE di un Paese non europeo, come magari la Turchia, inoltre: “Ogni nazione europea dovrebbe avere il diritto di determinare le proprie politiche, secondo le proprie esigenze. L’UE dovrebbe smettere di interferire negli affari interni dei suoi Stati membri”. Presidente del gruppo è l’italiano Marco Zanni, iscritto al partito della Lega. Vicepresidente è invece la francese Jordan Bardella

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