Nuovi premi per il Convitto Cutelli al Concorso Ilaria e Lucia
Gli occhi lucidi, un sorriso smagliante, tanta emozione ma anche il piglio nel volto di chi raccoglie il frutto della sua fatica e del suo talento: questa l’espressione dei nostri ragazzi quando si accingono a salire sul palcoscenico per ricevere i premi dei concorsi a cui hanno partecipato con tanto impegno e passione. E grande soddisfazione mista a coinvolgimento anche per chi li guida in questo percorso, consapevole di quanta ricerca, impegno, puntualità, lavoro di lima e strategie di motivazione sono serviti, a buon rendere, per coinvolgerli, sostenerli, incoraggiarli, convincerli a credere nelle loro capacità e a coltivare le loro inclinazioni … Questo il fine del progetto La scuola come volano artistico-letterario, ideato e condotto dalla prof.ssa Giusy Gattuso, che segue gli alunni in tutte le fasi di preparazione e stesura dei testi e attraverso cui giungiamo a queste magnifiche serate e veniamo applauditi e onorati di piccoli e grandi omaggi che ci rendono davvero appagati.
Ed ecco, anche questa volta, splendidi riconoscimenti per tre alunne del nostro Convitto alla cerimonia di premiazione della 17° edizione del Concorso Ilaria e Lucia, organizzato dalla Fondazione Ilaria Favara e Lucia Messina, dalla Regione Siciliana e dall’I.C.S. Diaz – Manzoni, che si è svolta mercoledì 29 giugno presso il Palazzo della Cultura, a Catania. Le ragazze premiate hanno ottenuto le seguenti postazioni: Francesca Cultrera di IID si è aggiudicata il primo premio (targa e 150 euro) nella Sezione Racconto con il testo narrativo Lacrime amare; Lavinia Sipione, sempre di IID, con il testo poetico La danza della fenice, ha ottenuto il quarto premio (targa) nella Sezione Poesia; Anna Giurdanella di IVC ha avuto una menzione (medaglia) nella Sezione Racconto con Ti prometto.
La serata è stata lunga e articolata, nel ricordo delle due giovanissime Ilaria Favara e Lucia Messina, le due amiche studentesse universitarie tragicamente decedute nell’ormai noto rogo in un albergo nel centro di Parigi il 17 dicembre del 2001 , mentre si trovavano sul posto con il progetto Erasmus. Due ragazze piene di vita ed entusiasmo che familiari, amici, conoscenti non hanno dimenticato e il cui ricordo, grazie alla fondazione, rimane sempre vivo. Quest’anno il tema del concorso era “Amare, voler bene, vuol dire avere cura” di sé, di tutto ciò che è nel nostro quotidiano, dei nostri cari, degli altri, del creato. Quindi, la “cultura” della cura che vuol dire essere presenti, prestare attenzione, agire concretamente, soprattutto nel contesto pandemico che oggi nega anche il bisogno di un abbraccio, di un bacio, di una carezza. Tutto ciò e tanto altro hanno colto, sviluppato e approfondito i nostri ragazzi esplicitando, poi, nei loro significativi testi, quanto avevano colto e sedimentato, mettendo su carta la loro creatività, il loro estro ed anche il loro cuore.
Al prossimo spunto, dunque, da proporre loro perché lo accolgano, lo facciano proprio e lo elaborino in maniera personale con la guida, le indicazioni e la “cura”, anche in questo caso, che li farà crescere e migliorare nella riflessione critica e nello sviluppo di nuove idee, forme e sostanze attraverso cui esprimere il proprio mondo interiore e la propria visione del mondo, in continua ed inevitabile evoluzione perché in questo crediamo, come guide ed educatori, e per questo li supportiamo.