Società

Esodo studenti, la situazione al Sud

Secondo lo SVIMEZ (associazione studi economici sul mezzogiorno) al Sud su 4 studenti universitari almeno 1 decide di iscriversi ad una facoltà del nord. Un esodo studenti in piena regola. Tale decisione da parte del singolo non è motivata da un giudizio negativo sulle facoltà meridionali. Si tratta di un’ emigrazione anticipata, dovuta alla convinzione di poter trovare più facilmente un lavoro nel nord del paese.

Esodo studenti
Fonte immagine: La voce del tempo

Tradotto in numeri, rifacendoci alle iscrizioni dell’a.a. 2016/17, si tratta di almeno 160.000 studenti meridionali che scelgono di abbandonare il proprio territorio, nella maggior parte dei casi per non fare più ritorno. Un simile flusso in uscita costituisce un doppio danno per il tessuto sociale ed economico del Meridione. In primis le Università vedono vanificata la propria offerta formativa, in secondo luogo la società si trova privata di risorse umane che potrebbero formare la futura classe dirigente.

Lo SVIMEZ ha calcolato in circa un miliardo di euro la perdita da mancate iscrizioni per le università del Sud e in circa due miliardi le spese dei giovani studenti nel tessuto commerciale del Nord. La perdita complessiva, rapportata al PIL del Meridione, ammonta a 0,4 punti percentuali. Quali motivazioni giustificano un simile esodo studenti? La ragione profonda e sostanzialmente unica va ricercata nella cronica crisi strutturale di questa zona del nostro paese, che fa registrare una crescita ridotta.

Questo resoconto scoraggiante viene avvalorato anche da altri studi di settore. La ricerca Toniolo-Intesa San Paolo-Fondazione Cariplo dimostra che oltre l’84% dei giovani sotto i 25 anni dichiara di non avere problemi a trasferirsi al Nord. Da ciò deriva un dato facilmente intuibile ovvero che da un lato la popolazione del settentrione pare nutrire maggiore fiducia nelle sue istituzioni, dall’altro quella meridionale si mostra sfiduciata nei confronti delle stesse.

Rendere il Sud nuovamente competitivo è un’ardua impresa. Solo una classe politica illuminata e determinata potrà risollevare le sorti di un territorio ad oggi ancora fortemente arretrato.

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