Divieto dell’uso di videogiochi in Cina
Fino al 2019 le norme vigenti in territorio cinese vietavano ai minori di 18 anni di intrattenersi con i videogiochi di qualsiasi tipo per più di 90 minuti durante la settimana e tre ore nei festivi e weekend.
Tuttavia nel 2021 questa norma è stata aggiornata con misure più restrittive che impongono ai ragazzi e bambini di utilizzare i propri dispositivi videoludici solamente nel fine settimana e giorni festivi per non più di 1 ora al giorno.
Fatta la legge trovato l’inganno
Nonostante le leggi siano molto restrittive al riguardo sembra che i piccoli giocatori riescano comunque ad usufruire dei loro device per scopi ludici attraverso degli escamotage come, per esempio, accedere con più account diversi.
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Il duro colpo alle aziende
Le aziende sviluppatrici di videogiochi hanno subìto un duro colpo tanto che circa 14mila case produttrici hanno dovuto chiudere i battenti in maniera definitiva. Anche le Imprese più grandi a livello internazionale hanno riscontrato delle gravi perdite economiche portandole a dover necessariamente fare dei grossi tagli sui costi partendo dal personale in tutto il territorio cinese spostando i loro investimenti in paesi esteri.
Il motivo della decisione
Il presidente cinese Xi Jinping ha ritenuto questo divieto opportuno in quanto ha ritenuto che i videogiochi possano compromettere lo stato mentale e il rendimento scolastico dei ragazzi attraverso l’uso prolungato portandoli ad avere una vera e propria dipendenza.