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Disastro ferroviario in India, quasi 300 vittime e 900 feriti.

288 vittime e oltre 900 feriti. Sono questi i dati provvisori del disastro ferroviario che in India ha visto coinvolti tre locomotori. Ad informare i media e la stampa circa i numeri e la presunta dinamica che ha portato allo scontro dei tre mezzi è la massima autorità civile locale, Pradeep Jean, chief secretary dello stato orientale di Orissa.

L’incidente è avvenuto nella stazione di Balasore e in base alle prime ricostruzioni il “Shalimar Chennai Coromandel Express”, locomotore di punta delle ferrovie indiane soprattutto per gli spostamenti che interessano la costa orientale, viaggiava ad una velocità di circa 130 chilometri orari quando, intorno alle 19 locali, si sarebbe scontrato con un treno merci in sosta. Da questo primo impatto sarebbe poi derivato il successivo coinvolgimento del treno “Howrah Superfast Express”, che proveniva invece dalla direzione opposta, cioè da Yeswanthpur ed era diretto ad Hawrah.

Nel corso degli anni sono stati diversi gli incidenti che si sono verificati sulle linee ferroviarie indiane, con l’ultimo che risaliva al novembre del 2016, quando 147 persone persero la vita in seguito al deragliamento di un mezzo nello stato di Uttar Pradesh. Le diverse tragedie sono sicuramente conseguenza dell’insieme delle infrastrutture che rimangono essenzialmente quelle costruite in epoca coloniale.

Dibyangshu SARKAR / AFP


Nonostante i diversi interventi che si sono realizzati proprio nell’ottica di migliorare una rete ferroviaria certamente arretrata, l’incidente avvenuto ieri risulta essere in India il più grave degli ultimi 20 anni ed il quarto per gravità.
L’ultimo grande disastro si era verificato infatti nel 1999, vicino alla città di Kalkota, con un bilancio di 285 vittime. Precedentemente, nell’agosto di quattro anni prima, un ulteriore incidente era avvenuto nei pressi di Nuova Delhi, dove a perdere la vita furono più di 350 persone. Risale invece al 1981 il più grande disastro ferroviario indiano, quando il 6 giugno di quell’anno 7 delle 9 carrozze di un treno già sovraffollato precipitarono nel fiume Bagmati a causa di un ciclone. La tragedia avvenne a Bihar e le vittime furono più di 750.
Il premier indiano Narendra Modi si è detto “profondamente addolorato” per quanto accaduto. “In quest’ora di dolore, i miei pensieri sono rivolti alle famiglie in lutto”, mentre il Ministero dei Trasporti ha annunciato un contributo di poco superiore al milione di rupie, ossia 11 mila euro, per i familiari delle vittime e di circa 200 mila rupie, cioè 2200 euro, per i feriti più gravi.


Attraverso un tweet il Presidente del Consiglio Meloni ha espresso tutto il suo profondo cordoglio per le vittime dell’incidente. “Amicizia e solidarietà, mia e del Governo italiano, a Narendra Modi e a tutto il popolo indiano in questo tragico momento”. Mentre la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha commentato “Terribili notizie dall’India. Esprimo tutta le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime dell’incidente ferroviario dell’Orissa e auguro una pronta guarigione ai feriti. Il popolo indiano è nei nostri pensieri in questo momento di dolore. L’Europa piange con voi.

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