Cultura

Concorso Margherita Hack 2024: terzo premio al Convitto Cutelli

Un altro successo per il Liceo Classico Europeo del Convitto Nazionale Mario Cutelli giovedì 13 giugno pomeriggio presso la sede UARR di Catania: il nostro alunno Francesco Papalino di ID ha ottenuto il terzo premio (buono di cinquanta euro per acquisto di libri e i testi Storie senza dogmi e Cerimonie uniche. Guida teorico-pratica per celebrazioni non religiose,autografati dall’autrice Adele Orioli) messo in palio dall’Associazione suddetta e da Cobas Scuola Catania intorno al tema dell’etica del non credente. Lo studente è stato seguito e guidato dalla prof.ssa Giusy Gattuso nell’ambito del progetto pof La scuola come volano artistico – letterario, palestra di giovanissimi aspiranti autori che coltivano i loro talenti e hanno la possibilità di esercitarli e perfezionarli grazie all’ausilio della docente.

Francesco si è cimentato in un saggio che ha intitolato L’etica del non credere per convenienza in cui afferma che “una fede basata sulla paura del post mortem è eticamente sbagliata”, facendo un excursus storico in cui enumera una serie di personaggi storici che hanno ricevuto il battesimo solo prima di spirare (ad es. l’imperatore Romano Flavio Valerio Aurelio Costantino) e cita “anche il volgo che dal 313 si battezzava per paura o per moda mantenendo i costumi pagani”. Continua, poi, descrivendo alcune pratiche discutibili come la vendita delle indulgenze ovvero delle offerte in denaro in cambio della cancellazione della pena temporale che scaturiva dal peccato e scandaglia, in seguito e con lucidità, le ragioni e i sentimenti del credere arrivando fino ai nostri giorni e affermando che spesso “non si crede quasi più per fede”. Conclude illustrando un esempio, invece, di fede vissuta senza aspettarsi “né gaudio né ricompensa”: quella della giovane Agata che “si oppose alla tentazione e allo strazio” con il suo amore assodato verso Cristo.

Convitto Cutelli
Convitto Cutelli

L’elaborato del nostro alunno, vista anche la sua giovane età, è stato molto apprezzato dalla commissione giudicatrice (composta da cinque docenti universitari) che ha guardato alla meditazione dell’autore nell’analisi dei temi relativi alla sua visione della realtà in merito all’etica della fede. Il concorso, come indicato dal titolo, è dedicato alla grande astrofisica italiana, il cui motto era “libera scienza in libero stato”. La Hack viene spesso viene ricordata, fra le altre caratteristiche, per la sua attenzione per la divulgazione scientifica, la libertà e l’ateismo militante.

La cerimonia è stata piacevole e interessante: queste iniziative sono lodevoli proprio per il loro valore di sensibilizzazione verso temi talvolta trascurati e costituiscono degli stimoli importanti che aiutano i ragazzi a confrontarsi con la scrittura e a sperimentare. Gli interventi dei docenti universitari presenti inoltre, come il prof. Daniele Condorelli (ordinario di Biochimica presso l’Università di Catania), hanno costituito per gli astanti notevoli spunti di riflessione.

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