Spettacolo

Amenanos Festival 2023 – tragedia e mito al Teatro Antico di Catania

L’evento avrà inizio il 12 Maggio con il Ratto di Proserpina per la regia di Alessandra Salamida e si chiuderà giorno 27

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Da destra: Elisa Colella, Dirigente scolastico Liceo Classico Cutelli-Salanitro, Michele Di Dio, produttore teatrale, Giuseppe Puleo, Dirigente parco archeologico-paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci, e il Dott.Giuseppe Furnari, Vicepresidente Unesco Catania-https://www.voceliberaweb.it/

Nella sala conferenze del Castello Ursino di Catania è stata ufficialmente presentata alla stampa l’edizione 2023 dell’Amenanos Festival che si svolgerà dal 12 al 27 di Maggio. L’atteso ritorno, dato il vasto gradimento riscosso dalle precedenti edizioni, di una rassegna che porterà sul palco del Teatro Antico greco-romano del capoluogo etneo un ciclo di rappresentazioni incentrato su due opere fortemente evocative e di sicuro prestigio: l’Antigone di Sofocle, rinomata tragedia greca risalente al V secolo a.C. la cui regista è Cinzia Maccagnano ed il Ratto di Proserpina, celebre mito di controversa ambientazione per la regia di Alessandra Salamida, la quale figura altresì come attrice nel ruolo della stessa Proserpina all’interno di un cast di comprovata abilità attoriale.

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Il Teatro antico di Catania-https://www.regione.sicilia.it/

Un evento da non perdere per gli appassionati del teatro classico e non solo. Un’occasione meritevole di essere colta per godere dell’esperienza immersiva offerta dalla visione delle opere teatrali sullo sfondo suggestivo di una location iconica della città. L’impegno, dichiarato dal produttore Michele Di Dio e ribadito nell’ambito della presentazione del festival, è quello di garantire alla manifestazione una crescita virtuosa che possa già consacrarla come avente un rilievo nazionale (trenta istituti provenienti da diverse regioni d’Italia assisteranno alla rassegna) e nel prossimo futuro anche con un respiro internazionale, tenendo fermo l’obiettivo, in continuità con le edizioni passate, di restituire alla comunità l’attrattiva propria di un teatro dallo straordinario potenziale inespresso come quello di Catania.

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