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All’ombra del castello di carte

Il nuovo romanzo “All’ombra del castello di carte” di Mario Cunsolo narra la storia di un’immensa megalopoli nella Sicilia orientale chiamata Etna City, un sistema economico basato in parte sul reddito da gioco e un misterioso Morbo della mente che miete vittime e procura sofferenze.

Basterebbero questi tre elementi per delineare, “All’ombra del castello di carte”, edito dalla Algra Editrice con la prefazione della scrittrice Antonina Nocera, sorprendentemente visionario, immerso in quel sottogenere della fantascienza chiamato Cyberpunk che ha avuto le sue migliori suggestioni agli inizi degli anni ’80.

Era davvero ora che la fantascienza, quella dei neon e dei mirrorshades, trovasse una sua voce, una sua interpretazione nella nostra Sicilia, con tutte le sue contradizioni ed elementi distintivi, Cunsolo riesce bene in questo compito di mediatore, nell’intrecciare una certa cultura pop (quella che ha attraversato quattro decenni, ovvero il Cyberpunk) a quella tipica siciliana e prima ancora italiotica.

Caratteristica ambientazione futuristica del genere Cyberpunk: le strade nel pieno della notte illuminate dal neon.
Tipica ambientazione Cyberpunk

Le fantascienza si riflette sulla realtà

Etna City, questa immensa megalopoli che si estende da Giarre a Centuripe fino a Zafferana, è un luogo che ha visto il germogliare delle brutture della Grande Falce, la terrificante crisi economica iniziata negli anni ’30 del XXI secolo, e che adesso più che mai è alla mercé delle criminalità organizzate e di un élite di potere composta dai “Cavalieri del Gioco”, in questo scenario urbano si aggira il giocatore Rino Salvieri, antieroe che cercherà si sbrogliare una matassa e rivelare a se stesso sconcertanti verità.

l romanzo di Cunsolo si presta per riflessioni importanti che riguardano non solo l’economia ma anche l’ambiente, infatti in questo cupo mondo futuro la mega-multinazionale Devenport Company con i suoi esperimenti sulle colture ha creato un terribile disastro ambientale rendendo sterili molte terre siciliane, e il parallelismo con il nostro presente non è poi tanto velato, se pensiamo a come si cerca di stressare l’ambiente per avere sempre più risorse.

Pagina per pagina il lettore scoprirà che questo romanzo, sebbene la visionarietà, di parallelismi con la nostra realtà ne ha molti.

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