MusicaSpeciale Corea del Sud

Si ispira a Michael Jackson ma batte i Beatles

Jungkook entra nella storia dei big mondiali.

fonte Ameba

Che i BTS siano stati più volte paragonati ai Beatles è già storia risaputa, soprattutto da quando lo stesso Paul McCartney in un programma televisivo aveva dichiarato nel 2019 di vedere in loro lo stesso percorso affrontato dal suo gruppo.

I BTS proprio in quell’anno dominavano la scena del panorama musicale mondiale con tre canzoni.

Ma nessuno avrebbe mai immaginato che il più giovane del gruppo Jung Kook riuscisse a batterli definitivamente nel 2023 con il suo primo album da solista Golden ed a scrivere il suo nome nella storia dei super Big.

Il solista sudcoreano rispetto al resto del gruppo ha sempre mostrato un talento spiccato per le coreografie e per il timbro di voce guadagnando sempre più battute all’interno del gruppo stesso.

Più volte si è immedesimato in coreografie ispirate a Michael Jackson , al punto da ricevere assieme al resto del gruppo, i complimenti su Twitter dai familiari della nota star per i palesi riferimenti alle “mosse” in Dynamite.

A poche ore dalla sua uscita, Golden si posiziona al primo posto della Top Debut Global, come album più streammato su Spotify, totalizzando in meno di 24 ore quasi 40 milioni di riproduzioni.

Ma il record assoluto, superando i Beatles, è stato raggiunto nella top ten del TOP SONGS GLOBAL di Spotify, dove con tre le canzoni “Standing nex to you”, “Hate you” e “Yes or no” si posiziona nei primi tre posti, mentre al quarto posto scendono i Beatles con “Now and Then”.

Il GOLDEN Mankae, così definito dagli Army, ha deciso di dare come titolo al suo album “Golden”, ispirandosi al fortunato soprannome. Grazie a lui i Bts si sono aperti a collaborazioni con artisti internazionali , dai Cold Play a Charlie Puth a Snoop Dogg e tanti altri.

Ed infatti nel suo album riflette la sua idea di spaziare tra più generi mostrando una grande versatilità e apertura stilistica.

I brani contenuti in Golden, vantano difatti collaborazioni con firme prestigiose, come Ed Sheeran per “Yes or no” , Diplo in “Closer”, Shawn Mendez in “Hate you” e i Major Lazer.

Una sperimentazione di generi dall’ r&b, all’elettronica al pop fusi al kpop.

Un capolavoro che vede firme di produzione di tutto rispetto come Andrew Watt, produttore dei Rolling Stone, BloodPop produttore di Lady Gaga.

Ai microfoni di Jimmy Fallon nel seguitissimo programma statunitense “Tonight show whit“, Jungkook, ha ammesso di aver sentito molta responsabilità nei confronti degli Army dopo il successo del singolo Seven uscito in estate. Ciò lo ha incoraggiato a produrre un album pensando a cosa sarebbe potuto piacere ai suoi fan.

E dopo Golden?

Assicura : “È solo l’inizio…..” […] continuerò a lavorare sodo per continuare a condividere grande musica in futuro”.

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