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La seconda “Guerra Persiana”

La seconda guerra persiana- A cura di Emanuele Pinto

Re Dario primo di Persia nonostante la sconfitta aveva da subito pianificato un‘ altra incursione per punire Atene ed iniziato ad imbastire un nuovo esercito ma non vi riuscì a causa della morte che lo colse nel 486 a.c. Le sorti dell‘ impero furono raccolte dal figlio Serse che nel 480 partì alla volta della Grecia dando inizio alla seconda guerra Persiana. Non si hanno fonti precise sui numeri di questo esercito e nemmeno sul loro re , si conosce soltanto un’ aneddoto Legato alla sua indole. I persiani raggiungono l’ Egitto e si trovano difronte un ostacolo naturale, il fiume Nilo, Serse da ordine di costruire un ponte di barche per poterlo attraversare .

Il lavoro viene affidato a costruttori Persiani ed Egiziani, i primi fiseranno le barche utilizzando corde , i secondi ancorano le barche alla sponda con Liane di papiro. Il ponte fu terminato e l’ esercito si apprestava a continuare la marcia ma la notte prima il Nilo di ingrossò a causa delle piogge e le liane di papiro non ressero alla forza delle acque . Il giorno dopo Serse dette due ordini, il primo fu quello di decapitare i costruttori egizi , il secondo fu quello di mandare 100 soldati a frustate 1000 volte l’acqua del fiume per punirlo di essersi opposto al suo passaggio.

Guerrieri persiani bassorilievi palazzo di Persepoli (Iran)

Nel frattempo le città greche stringono finalmente un’ alleanza compatta per combattere i persiani che sono arrivati in Grecia su terra e per mare. Sparta non può combattere a causa di festività cittadine che lo vietano ma re Leonida decide di marciare con la sua guardia personale , 300 soldati e provare a fermare Serse alle Termopili, stretto passo di montagna . Gli spartani erigono un muro e resistono per tre giorni fini a quando un greco Efialte li tradisce svelando ai persiani un passaggio utilizzato da lui per pascolare le capre e permettere di prenderli alle spalle, così fu.

Nel frattempo la notizia della caduta dei trecento induce gli ateniesi ad evacuare la città e spostare la flotta sull’ isola di Salamina che sarà anch’essa teatro di epica battaglia . I persiani raggiungeranno Atene appiccandole il fuoco. Nell’ estate successiva i persiani nonostante i rinforzi ricevuti di circa 300.000 uomini subirono due sconfitte micidiali a Platea , via terra e a Salamina travolti dalla flotta Ateniese.

Questo fece perdere del tutto le speranze di espansione imperiale da parte di Serse che vide poi in seguito la perdita delle colonie greche conquistare nell’ Egeo e la loro scomparsa dal mediterraneo.

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