Moda

Alessandro Michele dice addio a Gucci.

Alessandro Michele – fonte immagine Corriere

Lo stilista storico di casa Gucci non accetta compromessi. Confermato il divorzio.

Dopo 20 anni alle dipendenze di Gucci, di cui 7 come direttore creativo, Alessandro Michele, lascia la maison fiorentina.

La notizia dell’abbandono di Gucci da parte di Alessandro Michele ci è arrivata nella serata di mercoledì 23 novembre tramite un comunicato stampa del gruppo Kering, dopo alcune ore di rumors piuttosto insistenti.

La carriera di Alessandro Michele nella famiglia Gucci inizia nel 2002, dove si occupa prima di disegnare accessori, per poi passare a senior designer nel 2006 e nel 2011 diventa associate director di Frida Giannini, l’allora direttrice creative. Ma nel 2015 effettua il grande salto e diventa direttore creativo, fiancheggiato dall’amministratore delegato Marco Bizzarri, anche lui in carica dallo stesso anno.

Alessandro Michele stabilisce una lunga era segnata da notorietà e grande fatturato per Gucci, portando, collezione dopo collezione, un segno indelebile nel mondo della moda.

Passerella Gucci della Milano fashion week – Fonte immagine GQ Italia.

Dopo anni in cui il fatturato di Gucci è aumentato esponenzialmente, la spinta all’acquisto da parte del pubblico è iniziata a diminuire e nell’ultimo anno e mezzo le performance della casa d’alta moda fiorentina sono state al di sotto le aspettative. Nello specifico negli ultimi tre mesi, dove si aspettava una crescita del 10 per cento, Gucci, è cresciuta solo del 9 per cento, portando il proprietario del gruppo Kering, François-Henri Pinault, a chiedere ad Alessandro Michele di ripensare interamente il brand. Lo stilista non avrebbe risposto “adeguatamente” alla richiesta del suo superiore portando alla rottura.

Nel suo profilo Instagram, Alessandro Michele, dà l’ultimo addio alla maison: “Ci sono momenti in cui le strade si separano in ragione delle differenti prospettive che ciascuno di noi può avere. Oggi per me finisce uno straordinario viaggio, durato più di venti anni, dentro un’azienda a cui ho dedicato instancabilmente tutto il mio amore e la mia passione creativa. In questo lungo periodo Gucci è stata la mia casa, la mia famiglia di adozione. A questa famiglia allargata, a tutte le singole persone che l’hanno accudita e sostenuta, va il mio ringraziamento più sentito, il mio abbraccio più grande e commosso. Insieme a loro ho desiderato, sognato, immaginato. Senza di loro niente di tutto quello che ho costruito sarebbe stato possibile. A loro quindi il mio augurio più sincero: che possiate continuare a nutrirvi dei vostri sogni, materia sottile e impalpabile che rende una vita degna di essere vissuta. Che possiate continuare a nutrirvi di immaginari poetici ed inclusivi, rimanendo fedeli ai vostri valori. Che possiate sempre vivere delle vostre passioni, sospinti dal vento della libertà”.

Ci si domanda ora chi prenderà il posto di Michele e si vociferano già alcuni nomi: si pensa a Tom Ford, lo stilista texano che dal 1990 al 2004 è riuscito a risollevare Gucci dalla bancarotta; o ancora lo stilista pugliese Riccardo Tisci che dopo aver lasciato Burberry è tornato sulla piazza; ma queste sono solo ipotesi e adesso non resta che aspettare e vedere come Gucci si risolleverà da questa situazione a dir poco delicata.

Foto copertina di DesignBoom

Angelo Sinatra

Studente Marconi- Mangano 4B

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