Attualità

All’IPS Mangano: “Conoscere per capire, educare per prevenire”

Giornata mondiale contro la violenza di genere

Martedì 22 Novembre, nell’aula magna del plesso “Mangano” di Catania, si è svolto “Conoscere per capire, educare per prevenire”, un incontro promosso da Lions Club International di Aci Castello per sensibilizzare gli alunni e gli insegnanti  al tema della violenza di genere.

All’incontro erano presenti Alessia Falcone, legale e componente del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Catania, Giacomo Scuderi, psicoterapeuta cognitivo comportamentale, Walter Mavica, presidente del Lions Club di Acicastello, Isabella Frescura, docente dell’università di Catania e Antonella Sturiale, scrittrice di testi teatrali e testimone diretta della violenza di genere. Ad inaugurare i lavori è stata Maria Catena Trovato, dirigente dell’istituto “Marconi-Mangano”.

Ad accogliere gli ospiti giunti per partecipare all’evento è stato un flash mob realizzato dalle studentesse dell’istituto volto a ricordare le vittime del femminicidio.

Ogni 72 ore, in Italia, – ha esordito Isabella Frescura, moderatrice dell’incontro – una donna viene uccisa per mano di un compagno o conoscente. Abbiamo scelto come titolo del seminario “Conoscere per capire, educare per prevenire” perché siamo convinti che solo la cultura sia lo strumento per vincere la violenza”.

“Nel mio lavoro – spiega Alessia Falcone, legale catanese – ho spesso a che fare con soggetti abusati che non si rendono conto dell’abuso subìto fin quando ad essere colpite non sono le persone amate. In genere, quando si presenta un abusante, il maltrattatore il più delle volte finisce per piangere chiedendosi: che cosa ho fatto di male? Non me ne sono reso conto. L’invito, cari ragazzi, è quindi quello di denunciare perché più tempo si subisce una violenza, più tempo occorrerà per rialzarsi”.

Questo è amore? Chiediamocelo.

“Esistono – ha spiegato Giacomo Scuderi, psicologo e psicoterapeuta – dei piccoli trucchetti per capire se la relazione che stiamo vivendo è sana o no. Ad esempio, domandarsi: Sono felice con questa persona? Riesco a far uscire il lato migliore di me? Questa esperienza mi sta migliorando la vita? Riconoscere tutto questo non è semplice, però, se non proviamo a farlo ci verrà difficile intervenire“.

“Il messaggio che voglio portarvi oggi – ha affermato Antonella Sturiale, scrittrice e vittima di violenza – è di speranza e non di autocommiserazione. Vi invito, soprattutto, a concentrarvi sui gesti in quanto un uomo violento si manifesta subito. Io ho subìto violenza già da fidanzata, ma ero troppo ingenua, infatti chi si è reso conto di com’era fatto il mio ex marito è stato mio padre. Per sette anni sono stata un’assidua frequentatrice dell’ospedale “Cannizzaro” di Catania in cui venivo accompagnata per di più dal mio carnefice. I medici mi imploravano a denunciare, ma io mi sentivo bloccata. La forza di dire basta me l’ha trasmessa mio figlio di tre anni. Non meritava una madre poco serena”.

A concludere l’incontro sono stati i numerosi interventi degli studenti e l’interpretazione dell’attrice Berta Ceglie di alcuni versi tratti da “Spiritus Mundi”, una raccolta di liriche scritte da Antonella Sturiale.

Ludovica Gagliano

Studentessa dell'IPS Marconi -Mangano di Catania IV R

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