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Il piccione “spacciatore”

Le guardie del carcere di Abbotsford hanno catturato nel cortile della struttura un piccione viaggiatore che aveva con sé 30 grammi di crystal meth legate come “uno zainetto” sul dorso.

Poiché nella prigione canadese si contano oltre 500 detenuti, le guardie non hanno potuto capire chi avesse organizzato il traffico “volante”.

Gli agenti penitenziari ricercano droni che portano droghe all’interno delle strutture carcerarie per questo i criminali cercano di adottare “vecchie misure” come i piccioni viaggiatori.

Il piccione domestico è stato selezionato per le sue straordinarie capacità di orientamento che lo rendono in grado di scegliere la rotta giusta per il ritorno. 

Venivano utilizzati per le comunicazioni già tremila anni fa da egizi e persiani, furono enormemente utilizzati durante la Prima guerra mondiale per le comunicazioni. 

L’esercito prussiano sfruttò a scopi militari piccioni viaggiatori trasformati in fotografi, per scattare vere e proprie foto aeree oltre le linee nemiche (sostanzialmente dei primordiali droni).

Invece Julius Neubrobber, un farmacista di Kronberg, (vicino Francoforte) usava i piccioni per spedire medicinali. Quando uno dei suoi scomparve (per poitornare solo dopo cinque giorni) il dottor Neubrobber spinto dalla curiosità costruì una piccola e leggera macchina fotografica dotata di timer che scattava a intervalli regolari.

Grazie alla capacità di orientarsi percependo il magnetismo terrestre i piccioni hanno una dote a dir poco unica, e talvolta vengono usati non per il più nobile degli scopi.

piccione spiaggiatore-fonte interna

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