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“Scemo & più scemo”: la comicità al suo stato più puro (o assurdo)

C’è un modo per raccontare la stupidità elevandola a forma d’arte? Sì, ed è il modo in cui “Scemo & più scemo” (1994), diretto da Peter Farrelly, lo fa. Questo cult della comicità, interpretato dai magistrali Jim Carrey e Jeff Daniels, è una continua cascata di gag esilaranti e situazioni surreali che restano indelebili nella memoria dello spettatore.

La trama è un pretesto semplice ma geniale: Lloyd Christmas (Jim Carrey), un autista di limousine perennemente sognatore, e il suo miglior amico Harry Dunne (Jeff Daniels), un allevatore di cani altrettanto stralunato, decidono di intraprendere un viaggio attraverso gli Stati Uniti per restituire una valigetta dimenticata da una misteriosa donna, Mary Swanson (Lauren Holly). Ignorano, però, che la valigetta contiene un riscatto e che sono inseguiti da criminali.

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Lloyd e Harry incarnano due personaggi agli antipodi dell’intelligenza comune. Con battute folgoranti, malintesi esilaranti e un’incredibile capacità di mettersi nei guai, riescono a trasformare anche le situazioni più ordinarie in sketch irresistibili. Il loro legame di amicizia è il cuore pulsante del film, e il loro modo di affrontare il mondo, con una beata ignoranza, li rende paradossalmente adorabili.

Le gag, molte delle quali sono diventate iconiche, oscillano tra l’assurdo e il demenziale, ma sempre con un tempismo comico impeccabile. Chi può dimenticare la scena del “taglio di capelli improvvisato” o il viaggio con il furgone a forma di cane? Nonostante la comicità sia volutamente semplice, il film non scade mai nel banale, grazie alla chimica perfetta tra i due protagonisti e alla regia che dosa sapientemente i momenti più esilaranti.

Dietro le risate, però, si nasconde una riflessione sottile: Lloyd e Harry, nella loro ingenuità, mostrano quanto la società spesso sopravvaluti il conformismo e sottovaluti l’autenticità. I due amici vivono secondo le proprie regole, senza preoccuparsi di apparire ridicoli, e questa libertà disarmante è ciò che li rende, in fondo, così umani e universali.

La colonna sonora del film, con brani leggeri e orecchiabili, accompagna perfettamente l’atmosfera scanzonata, mentre le location variegate – dai motel fatiscenti alle strade innevate di Aspen – fanno da sfondo ideale a questa folle avventura.

In conclusione, “Scemo & più scemo” è un inno alla leggerezza, un film che non ha paura di abbracciare l’assurdità per regalare risate genuine. Un classico senza tempo che dimostra che, a volte, essere scemi è la cosa più intelligente che si possa fare.

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