La recensione di Mr. Plankton: una corsa contro il destino tra emozioni, colpi di scena e malinconia
Disponibile su Netflix dall’8 novembre e scritta da Yo Gong, Mr. Plankton è il k-drama che, probabilmente, non sapevi di aver bisogno di guardare.
Due settimane fa, Netflix ha lanciato un nuovo k-drama perfetto per il binge-watching: Mr. Plankton. Composta da soli 10 episodi, ciascuno con una durata tra i 50 e i 60 minuti, la serie è un concentrato di emozioni e sorprese. Per i più audaci, guardarla in una sola giornata potrebbe non essere un’impresa impossibile, vista l’intensità e il ritmo serrato che caratterizzano ogni episodio.
Presentata come una commedia romantica, Mr. Plankton va ben oltre questo genere, esplorando profondità emotive e malinconiche che ne diventano il vero punto di forza.
La trama di Mr. Plankton: la storia di Hae-jo entra nel cuore
La serie ruota attorno a Hae-jo (interpretato da Woo Do-hwan), un ragazzo di quasi trent’anni che scopre, quasi per caso, di essere affetto da una malattia ereditaria. L’ironia crudele del destino vuole che Hae-jo sia il risultato di un’inseminazione artificiale fallita, fatto che lo ha portato a essere abbandonato dalla sua famiglia e costretto a una vita da vagabondo. Inoltre, non avendo mai conosciuto il padre biologico, Hae-jo vive con il peso dell’incertezza su chi possa avergli trasmesso la malattia.
Nonostante queste avversità, Hae-jo non si arrende. La sua vita è caotica, una vera e propria montagna russa, segnata da lavori poco legali che lo vedono trasformarsi in un tuttofare su commissione. Una di queste commissioni lo porta a rapire una sposa proprio nel giorno del suo matrimonio. Ma ciò che sembrava un compito rischioso si trasforma presto in un incubo, poiché lo sposo, membro di un’organizzazione criminale, scatena una caccia all’uomo con l’intento di uccidere Hae-jo.
Prima di realizzare che qualcuno stesse cercando di eliminarlo, Hae-jo prende una decisione impulsiva e rapisce un’altra donna, anche lei prossima al matrimonio: questa volta la vittima è la sua ex fidanzata Jae-mi (Lee Yoo-mi), che si sta preparando a sposare un ricco rampollo, Eo Heung. Questo gesto dà inizio a un viaggio attraverso il Paese, con lo scopo principale di rintracciare il padre biologico di Hae-jo e ottenere risposte sulla sua malattia ereditaria. Tuttavia, nel corso del loro percorso, mentre saranno perseguitati da un clan di criminali e dal futuro marito di Jae-mi, riaffiorano ricordi condivisi che riportano alla luce la loro passata relazione, terminata in modo doloroso ma ancora carica di sentimenti irrisolti.
I personaggi che hanno reso Mr. Plankton un successo
Woo Do-hwan, nei panni del tormentato Hae-jo, è il cuore pulsante di Mr. Plankton. La sua interpretazione magistrale è un autentico capolavoro di sfumature emotive, che cattura lo spettatore fin dalla prima scena. Con una naturalezza che solo i grandi attori possiedono, Woo riesce a portare in scena un personaggio complesso, sospeso tra disillusione e resilienza. La sua capacità di bilanciare forza e fragilità, controllo ed emotività, dimostra un talento straordinario che eleva l’intera produzione. Con occhi che sembrano raccontare una storia tutta loro, Woo trascina il pubblico in un viaggio intimo e devastante, rendendo Hae-jo un personaggio in cui è facile immedesimarsi, nonostante le sue scelte spesso impulsive. Forse perché, a volte, il dolore è il posto più comodo in cui rifugiarsi e questo Hae-jo ce l’ha fatto comprendere perfettamente.
Sebbene il resto del cast offra interpretazioni valide, Woo si impone con una presenza scenica che sovrasta tutto. Accanto a lui, Lee Yoo-mi porta sullo schermo una Jae-mi autentica, ma verosimilmente penalizzata da una sceneggiatura che segue i cliché dei personaggi femminili nei k-drama, rendendola ingenua e spesso prevedibile. Anche Oh Jung-se, nei panni dello sfortunato sposo Eo Heung, regala una performance degna di nota, portando una ventata di originalità a un ruolo che raramente riceve attenzione.
Conclusioni
Per chi è familiare con il mondo delle serie sudcoreane, è evidente che queste produzioni tendono a non prendersi troppo sul serio, soprattutto quando si tratta di commedie. Tuttavia, questo show sorprende, utilizzando questi elementi solo quando necessario, per poi svelare una natura ben più complessa.
Sebbene presentata come una serie comedy-romance, Mr. Plankton gioca abilmente con le aspettative dello spettatore. Già nei primi episodi, diventa chiaro che dietro le risate e le scene romantiche si cela una narrazione intrisa di malinconia. Temi come la malattia, le relazioni familiari, il trauma generazionale e l’abbandono diventano il fulcro della trama, trasformando la serie in un’esperienza emotiva che spinge il pubblico a riflettere.
📷 Fonte immagine copertina: Netflix 📷