Daejeon: la “Silicon Valley” della Corea del Sud.

Daejeon è la quinta città più grande e popolosa della Corea del sud, paragonata spesso alla californiana Silicon Valley per via del suo pulsante cuore tecnologico.
Sebbene non sia la meta turistica più rinomata del paese, la sua storia, il suo ruolo cruciale nello sviluppo scientifico e le sue nascoste meraviglie la rendono una destinazione alternativa e sorprendente.
La storia di Daejeon è intrinsecamente legata alla sua posizione geografica. Nata come un piccolo villaggio rurale, la sua crescita esponenziale iniziò all’inizio del XX secolo, quando divenne un’importante nodo ferroviario. Qui, le linee ferroviarie che collegavano Seoul, Busan e Mokpo si incrociavano, trasformando il tranquillo insediamento in un vivace centro di commercio e trasporto.
Il suo nome stesso, “Daejeon” che significa “grande campo” è un chiaro riferimento alla sua origine agricola. Tuttavia, la sua storia non è stata priva di difficoltà. Durante la Guerra di Corea degli anni ’50 la città fu il teatro di una delle battaglie più feroci e fu quasi completamente distrutta. Questa devastazione, tuttavia, non segnò la fine, ma l’inizio di una straordinaria rinascita.
Negli anni ’70 e ’80, il governo coreano decise di spostare la ricerca scientifica a Daejeon. Così nacque Daedeok Innopolis, un’area con più di 200 centri di ricerca, università e aziende tecnologiche. Qui si sviluppano molte innovazioni che aiutano l’economia della Corea.

A Daejeon si tiene una delle esposizioni scientifiche più importanti del mondo, la Daejeon Expo ’93. Sebbene l’evento sia finito da tempo, il sito è diventato l’Expo Science Park, che continua a essere un simbolo dell’impegno della città per il progresso scientifico.
Tra le curiosità e i luoghi da visitare più iconici si annovera il ponte Hanbit , simbolo architettonico di Daejeon. Di sera, si illumina con uno spettacolo di luci che attrae numerosi visitatori.
Nel cuore della cittàinoltre è situatol’ Hanbat Arboretum, il più grande arboreto urbano della Corea del Sud. È un’oasi di tranquillità dove i visitatori possono passeggiare tra diverse specie di alberi e piante, godendosi la natura in pieno relax.

Inoltre, Daejeon è stata una delle prime città in Corea del Sud a implementare politiche severe per ridurre il fumo negli spazi pubblici, riflettendo il suo approccio lungimirante non solo nella scienza, ma anche nella salute pubblica.
Famose sono anche le sorgenti termali di Yuseong, che offrono un’occasione unica per rilassarsi e per prendersi cura della pelle grazie alle loro proprietà benefiche.

Per gli amanti dello shopping e del cibo la tappa imperdibile è l’Eunhaeng-dong street. Per un assaggio della vita notturna e del vivace commercio di Daejeon, questa strada è il vero must della città, piena di negozi, ristoranti e caffè dove si può assaggiare la famosa “torta al pane fritto” una specialità della panetteria Sung Sim Dang, un’istituzione locale fondata negli anni ’50. Le persone fanno la fila per ore per acquistare questa prelibatezza, una fusione unica tra un pane dolce e fritto.


Per chi ama immergersi nel vero spirito coreano è necessario allontanarsi dalle mete turistiche troppo affollate e lasciarsi travolgere dalla bellezza della semplicità della Corea del sud. Seoul e Busan, per quanto diverse e straordinarie sono solo due sfaccettature del Paese.
La Corea autentica passa attraverso città, zone rurali, borghi marinari e montagne che custodiscono l’anima di una nazione segnata dalle guerre ma dignitosa e fiera nel silenzio delle sue memorie dolorose che non dimenticano né le origini, né le ingiustizie subite né chi ha teso loro la mano.
