Ambiente

Neom,la città del futuro

Neom, la città del futuro sorgerà nella provincia di Tabuk in Arabia Saudita, entro il 2025.

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Sarà composta da tre regioni:

  • Trojena, che sarà la località montana, ospiterà i Giochi Asiatici del 2029.
  • Oxagon, sarà la struttura galleggiante più grande al mondo
  • The Line, la quale sarà la spina dorsale che attraversa l’Arabia Saudita.
  • Neom sarà una lunghissima metropoli intelligente composta da tre settori; uno per i pedoni, e due sotterranei per le infrastrutture e per i trasporti. 

Neom è stata presentata il 10 gennaio 2021 dal principe ereditario Mohammed bin Salman alla televisione di Stato, come una soluzione per ridurre la dipendenza del Paese dal petrolio e un modo per diversificare la sua economia e sviluppare i settori dei servizi pubblici.

I primi lavori di produzione sono iniziati a ottobre 2021, e l’arrivo dei residenti è previsto entro il 2024.  Sfortunatamente però, il progetto è pieno di perplessità, sia etniche sia strutturali.

Infatti, la creazione porterebbe al presunto sfollamento di un’antica tribù beduina stanziata proprio dove dovrebbe sorgere The Line.

A Neom sono vietate le strade e le automobili, infatti è stata progettata con un sistema ferroviario che arriverà fino a 512km/h, grazie al quale sarà possibile attraversare la città in 20 minuti, forse ci saranno anche taxi volanti e elicotteri elettrici totalmente autonomi.

La qualità della vita e la città stessa saranno visionate da un’intelligenza artificiale, il cui compito è di migliorare la città individuando i punti che non vanno. 

Neom avrà a disposizione un micro clima autonomo per deviare le temperature desertiche.

“Sarà la Porta principale del Mar Rosso, e ci saranno circa 2.000 diverse specie marine, molte delle quali non possono essere trovate in nessun’altra parte del mondo”. Si dice nel video promozionale.

Il sogno del principe saudita

Secondo il principe Salman, Neom “sfiderà le tradizionali città piatte e orizzontali e creerà un modello per la conservazione della natura e una migliore vivibilità umana”. 

La città fa parte del progetto Saudi Vision 2030, che secondo i dati delll’Arabia Saudita, potrà creare ben 380.000 posti di lavoro e aggiungerà 48 miliardi di dollari al PIL del Paese. 

Tutti i problemi della città futuristica

I gruppi per i diritti umani hanno evidenziato il presunto sfollamento e abuso di membri della tribù al-Huwaitat, che vivevano nello spazio occupato ora occupato da Neom. Secondo Al Jazeera, un importante attivista della tribù è stato arrestato e imprigionato nel 2020, in seguito, almeno 15 membri di al-Huwaitat sono stati rapiti e imprigionati. Non solo, il Wall Street Journal ha rivelato che gli espatriati reclutati per lavorare all’iniziativa hanno criticato la direzione del principe, avrebbe infatti avanzato richieste non realistiche, spingendo a turni di lavoro estenuanti.

Anche gli attivisti di Greenpeace hanno messo in dubbio il progetto.

“Stai cambiando un ecosistema naturale e ciò può avere effetti aggressivi”, afferma Ahmed El Droubi, responsabile delle campagne regionali per Greenpeace.

The Line si presenta infatti come una città green a emissioni zero, eppure l’enorme costo di costruzione del carbonio incorporato supererebbe qualsiasi beneficio ambientale. La rivista di architettura Dezeen, ha intervistato Philip Oldfield, rettore dell’Università del New South Wales (UNSW) di Sydney, per comprendere meglio l’impatto di Neom. Oldfield ha spiegato che solo la costruzione di The Line produrrà 1,8 miliardi di tonnellate di anidride carbonica incorporata, equivalenti a più di quattro anni delle intere emissioni del Regno Unito.

La città stato del futuro potrebbe infine causare anche problemi alla biodiversità. Gli animali del deserto troverebbero un confine artificiale impossibile da attraversare se non percorrendo l’intera città longitudinalmente.

È un problema “anche per gli uccelli migratori, per loro, le grandi strutture a specchio sono altamente pericolose” ha aggiunto Oldfield, “e in generale l’idea che possa essere sostenibile e vivibile è piuttosto ingenua”.

fonte copertina-easyviaggio

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